Il campionato di Serie A comincia il 13 agosto. Dove vedremo le partite della prossima stagione? Non è ancora chiaro come andranno le cose. Tutto dipende dalle trattative fra DAZN, che detiene i diritti su tutte le partite per quest’anno e anche per il prossimo (840 milioni all’anno), e il partner Tim, che da tempo vuole una riduzione di un centinaio di milioni rispetto ai 350 milioni che paga sui diritti. Alla finestra c’è Sky, già titolare di tre delle dieci partite settimanali, che potrebbe così tornare a trasmettere tutto il programma sul satellite. E che potrebbe coprire il buco finanziario lasciato da un ridimensionamento dei termini contrattuali di DAZN con Tim.
DAZN, mai più rotellina?
Sul fronte della qualità delle immagini in streaming, quest’anno Dazn dovrebbe permettere in tempo reale di verificare la qualità visiva. Vedremo come lo farà. Certo, se si accorderà con Sky almeno avremo la certezza che volendo potremo guardare le partite in HD e, chissà, forse anche in 4K. Un diritto di scelta che gli appassionati dovrebbero avere garantito per evitare le brutte esperienze dell’anno scorso.
Vergari (Adiconsum): ‘Fare come in Germania dove DAZN e Sky si sono accordate’
Soddisfatto Mauro Vergari, Responsabile dell’Ufficio Studi, Innovazioni e Sostenibilità di Adiconsum: “E’ ora di applicare quanto detto nella risoluzione parlamentare sul caso Dazn: “…affinché debbano essere utilizzate come da contratto tutte le modalità tecniche disponibili per la distribuzione degli eventi, incluse le altre modalità di distribuzione broadcast attualmente disponibili…” Per garantire qualità visiva serve concorrenza come accade anche in altri paesi Europei, si veda la Germania dove Dazn e Sky si sono accordati. Questa volta si pensi agli utenti visto che pure la lega serie A sembra aver compreso che una sola piattaforma trasmissiva fa ridurre il numero di interessati alla serie A. Molto importante è anche contrastare la pirateria attraverso la certezza di una visione di qualità”.
Adiconsum attende la svolta
Voci che suonano come musica per le associazioni dei consumatori.Adiconsum esprime la sua soddisfazione per la trattativa in corso: “Così si difende il diritto di scelta del tifoso-spettatore”. Campionato su streaming, satellite e digitale terrestre: “La svolta che attendevamo”.
Adiconsum accoglie con grande favore la “serrata trattativa fra DAZN, TIM e SKY per offrire ai consumatori la visione del prossimo campionato di calcio di Serie A su tutte le piattaforme (streaming, satellite e digitale terrestre)”.
L’associazione da tempo invocava questa soluzione, “dimostrando che la vera soluzione per garantire qualità di visione e libertà di scelta è quella di eliminare l’esclusiva del solo streaming, a vantaggio di una trasmissione multipiattaforma”.
“Finalmente, anche la Lega Calcio Serie A, alla quale Adiconsum scrisse all’inizio del precedente campionato per chiedere di eliminare l’esclusiva dello streaming, sta svolgendo un ruolo attivo nella trattativa dopo il crollo degli ascolti della precedente stagione di campionato, chiedendo di velocizzare le decisioni”.
“Adiconsum ribadisce che i diritti dei consumatori si salvaguardano incrementando la concorrenza e lasciando agli utenti la scelta della piattaforma da utilizzare per la visione. Il settore dei diritti televisivi dei programmi sportivi ha necessità di normalizzazione, senza la quale, la pirateria si diffonde, soprattutto quando c’è incertezza, scarsa qualità e poca concorrenza. Adiconsum chiede di decidere al più presto per riconoscere ai consumatori il diritto di scelta dell’abbonamento da sottoscrivere”, conclude l’associazione.
Obiettivo multipiattaforma
L’obiettivo della trattativa sarebbe quello di consentire ai tifosi di vedere tutte le partite da diverse piattaforme, in alternativa al solo streaming offerto da DAZN. E la piattaforma regina sarebbe il satellite di Sky, ma si potrebbe aggiungere anche il digitale terrestre. DAZN detiene i diritti di trasmissione su tutte le piattaforme, compreso il digitale terrestre che lo scorso campionato veniva utilizzato soltanto come backup per gli abbonati in caso di malfunzionamento dello streaming.
Sull’avanzamento delle trattative fra Tim e DAZN potremmo saperne di più il 4 agosto, come preannunciato dall’ad di Tim Pietro Labriola in occasione del Capital Market Day del 7 luglio. Sul fatto che le trattative possano andare in porto già in tempo per la prima partita c’è qualche dubbio. I tempi tecnici sarebbero stretti. Ma non si sa mai.
Auditel anche per lo streaming, il tempo stringe
Un altro nodo da sciogliere è quello dell’Auditel, che dovrà riguardare anche lo streaming finora escluso dal monitoraggio. Il presidente dell’Agcom Giacomo Lasorella ha preannunciato che il sistema sarà pronto per il nuovo campionato, il tempo stringe, vedremo se sarà così già dalla prima partita. Oggi in una nota Agcom richiama Dazn ai suoi doveri: “L’Autorità, nella seduta del Consiglio del 19 luglio 2022, ha preso favorevolmente atto delle iniziative assunte dalla società DAZN volte ad assicurare il corretto adempimento alle prescrizioni formulate con la delibera n. 18/22/CONS. In particolare, quella di utilizzare Auditel, in qualità di JIC (Joint Industry Committee) operante sul mercato nazionale, per la rilevazione degli ascolti attraverso l’adozione del sistema c.d. total audience – si legge in una nota – L’Autorità si riserva di monitorare con attenzione gli sviluppi prossimi in vista della pubblicazione dei dati di total audience a far tempo dall’avvio della stagione sportiva 2022/2023. Sulla scorta dell’atto di indirizzo di cui alla delibera n. 194/21/CONS, l’obiettivo è quello di rilasciare al mercato un dato certificato quale quello prodotto da un JIC, nel rispetto dei principi di trasparenza, non discriminazione e comparabilità della misurazione”.
Aspetti commerciali da chiarire
In attesa che si sblocchi la situazione, sarà poi da capire in che modo sarà organizzata tutta la parte commerciale degli abbonamenti. Secondo le voci diffuse in questi giorni, anche in caso di accordo fra Tm e Dazn una apertura al satellite non avverrà tramite sub licenza a Sky. Ciò significa che gli abbonamenti da sottoscrivere saranno sempre due, in caso di visione via satellite: uno con Sky e l’altro per il pacchetto della Serie A con Dazn.