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Serie A: oggi assemblea di Lega, tra diritti in stallo e flop di ascolti

Fissata per oggi un’assemblea definita interlocutoria della Lega Serie A, con il tema dei diritti 2024-22029 che resta cruciale ma in secondo piano e non sarà affrontato direttamente. All’ordine del giorno i diritti internazionali per la stagione 2024/25 e stagioni successive, nonché l’esame “proposte di revisione contrattuale” per le stagioni 2021-2024 e discussioni sul paracadute per i club retrocessi in Serie B.

L’orientamento è di attendere il prossimo turno di campionato, il 16 e 17 settembre, sperando che i risultati in termini di ascolti siano migliori rispetto alle prime tre deludenti giornate di campionato. Il calendario presenta il derby Milan-inter come match di giornata.

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Offerte attualmente sul tavolo

Le offerte attualmente sul tavolo della Lega sono quelle dello scorso 26 luglio da parte di DAZN, Sky e Mediaset che resteranno valide fino al prossimo 15 ottobre ma che sono già state giudicate insufficienti da parte della Lega. Secondo voci, le offerte non avrebbero superato complessivamente 600 milioni di euro a fronte di una aspettativa di incasso da parte dei club superiore al miliardo.

E’ inevitabile però che la questione sarà sullo sfondo, considerando che le offerte attualmente presentate da DAZNSky e Mediaset resteranno valide fino al prossimo 15 ottobre.

Lo ha ribadito la scorsa settimana l’ad della Lega Luigi De Siervo, che non ha usato giri di parole per bacchettare le offerte dei broadcaster, richiamate a pagare un prezzo corretto: “la Serie A non si farà prendere per il collo da nessuno”, ha ammonito De Siervo.

“Le interlocuzioni coi broadcaster sono ferme – ha proseguito De Siervo -, la fase delle trattative private si è conclusa, abbiamo queste offerte bloccate e vincolanti fino al 15 ottobre quindi in questo momento le trattative private non si riapriranno. La Lega ha fatto partire il progetto Radio-TV, speriamo di riuscire ad avere delle buone notizie. Ma la Lega Calcio non accetterà quelle offerte che al momento sono ritenute insufficienti. Allo stato attuale non è possibile la trattativa privata perché così stabiliscono le linee guida del bando”.

L’ipotesi canale, con offerta al pubblico

Laddove non si dovesse arrivare a un accordo, “noi non ci tireremo indietro e faremo direttamente la nostra offerta al pubblico”, ha aggiunto. La novità non è tanto nel riferimento al canale di Lega, quanto nell’ipotesi di presentarsi direttamente al pubblico senza appoggiarsi su piattaforme intermediarie.

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