Centro Documentazione Giornalistica editore
Pubblicato: 30 ottobre 2015
Pagine: 208
ISBN: 9788866580423
Prezzo: € 14,00
La rete ha rivoluzionato il modo di fare informazione. Il giornalismo tradizionale deve fare i conti con siti web, blog, social network, portali, citizen journalism, e soprattutto con la velocità e mancanza di controllo con cui le notizie vengono postate.
In questa nuova dimensione le “vecchie regole” che hanno presieduto la produzione delle notizie sono ancora valide? Ha ancora senso applicarle così come sono, quando si parla di diffamazione, diritto d’autore, utilizzazione delle immagini, diritti della persona?
E la funzione del giornalista ha ancora valore?
La prima risposta è decisamente negativa. La digitalizzazione dell’informazione ha drammaticamente evidenziato che il contesto è regolato da norme obsolete e anacronistiche.
La seconda invece è positiva: l’informazione giornalistica può avere un ruolo determinante a patto che sappia evolversi e passare dalla concezione ottocentesca di notizia a quella contemporanea di verità.
Nello tsunami di news che ogni giorno ci viene addosso, abbiamo sempre più la necessità di un giornalismo affidabile se non certificato. Un’informazione che sia costante ricerca dell’aletheia, cioè di quel qualcosa che non è nascosto ma che comunque bisogna svelare.
Michele Partipilo, è dal 1986 nella redazione centrale della Gazzetta del Mezzogiorno: prima come redattore agli esteri, dove ha avuto modo di seguire come inviato gli eventi dell’area medio-orientale con numerosi reportage da Iran, Iraq, Israele, Libano e Siria; poi come coordinatore dell’edizione pubblicata in lingua albanese Gazeta Shqipetare. Attualmente all’interno del giornale ricopre l’incarico di capo redattore centrale, curando il coordinamento dell’intera redazione della Gazzetta del Mezzogiorno. È autore di saggi e dispense riguardanti il diritto d’informazione e la deontologia.