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Semiconduttori, Breton: ‘L’Europa deve raddoppiare la sua capacità di produzione’

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Thierry Breton, Commissario Ue al Mercato Interno, preannuncia l'alleanza europea per la creazione di una filiera autonoma dei microprocessori per affrancarsi dalla dipendenza asiatica.

La carenza globale di semiconduttori sta mettendo a nudo la debolezza dell’Europa in questo settore cruciale dell’industria. E’ per questo che Bruxelles ha avviato una sorta di reclutamento dell’industria per riempire questo gap. La Commissione Ue ha avviato un’alleanza di ampio respiro fra grossi gruppi industriali e mondo della ricerca per creare la filiera futura dei semiconduttori europei. La dipendenza del Vecchio Continente dalle forniture asiatiche, soprattutto da Taiwan, di microchip è peggiorata durante la pandemia in seguito alle sanzioni americane nei confronti della Cina. Le linee produttive di molti stabilimenti automobilistici in Europa sono ferme per la mancanza di chip.

I semiconduttori sono dappertutto e saranno il motore elettronico della trasformazione digitale ed ecologica della Ue dei prossimi anni. Un esempio per tutti è l’auto elettrica.

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Breton, appello alla sovranità digitale

“Dobbiamo ritrovare la nostra sovranità nei settori chiave”, ha detto il commissario al Mercato Interno, Thierry Breton, in un’intervista rilasciata al quotidiano Les Echos.

“L’Europa deve rafforzare la sua autonomia in alcuni settori “cruciali, come quello dei semiconduttori”, ha aggiunto. “Nel quadro della rivista strategica industriale dell’Unione europea che sarà presentata il 5 maggio, lanceremo un’alleanza europea che riunisce tutti gli attori della catena di produzione dei semi-conduttori”, ha ricordato Breton. “Dotarci della capacità di essere meno vulnerabili e più indipendenti ci permetterà di creare in seguito delle condizioni di partenariati equilibrati e di mantenere la catena di approvvigionamento della nostra industria, compreso in periodo di crisi e di tensioni”, afferma il commissario europeo. “Oggi – continua Breton – sosteniamo già il settore dei semiconduttori con circa 5 miliardi di euro di soldi pubblici e privati investiti nella ricerca e 8 miliardi di euro nello sviluppo attraverso un primo Pieec (progetto importante di interesse europeo comune)”.

Ed è proprio questo il momento di farlo, ha aggiunto Breton, perché Usa e Cina stanno accelerando. “E’ un momento cruciale per l’Europa: o continuiamo ad essere leader tecnologici, oppure diventeremo dei follower”, ha aggiunto.

Merkel e Macron favorevoli

Angela Merkel ed Emmanuel Macron hanno già espresso il loro benestare alla nuova santa alleanza europea sui semiconduttori, messa in piedi per “accrescere la nostra sovranità”, ha detto Breton. Sono 22 gli stati membri che già sostengono il progetto nel quale saranno coinvolti NXP, Infineon, STMicroelectronics, Bosch, Siemens, ASML insieme ai ricercatori del CEA-Leti in Francia, dell’Istituto Fraunhofer in Germania e dell’IMEC in Belgio e Paesi Bassi.

L’offerta è valida anche per gli operatori di telecomunicazioni e le case automobilistiche. Breton incontrerà il nuovo capo di Intel e i dirigenti di TSMC e Samsung a breve. L’obiettivo è che investano in Europa.

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