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Selfie e foto miniera del marketing, nuovo fronte per la privacy

Digital marketing

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Milioni di foto condivise online dagli utenti online aprono un nuovo fronte per i Garanti Privacy. Aziende di marketing digitale sfruttano foto e selfie condivisi sui social media come Instagram, Pinterest e Flickr a scopi commerciali, ma non è chiaro se gli utenti ne siano consapevoli.

Probabilmente no, secondo il Wall Street Journal, che solleva il problema facendo sapere che un nuovo drappello di startup, fra cui ad esempio le americane Ditto Labs e Piqora, raccolgono a strascico le foto postate dagli utenti online e le scannerizzano nei minimi dettagli per fornire nuove informazioni ‘marketing oriented’ ai grandi brand del settore pubblicitario.

Ad esempio, Ditto Labs utilizza un software che consente di identificare loghi di prodotto, immagini di contesto ed espressioni del viso di un utente che magari ha postato una foto che lo ritrae con una Coca Cola in mano o con indosso un paio di jeans di una certa marca. I dati raccolti dai selfie e della foto, in definitiva, servono per condurre studi di marketing e identificare gli ultimi trend in diversi settori merceologici.

Questo nuovo trend sta sollevando non poche preoccupazioni sul fronte privacy, visto che Instagram, il maggior social per lo sharing di foto online, ha già raccolto 20 miliardi di scatti che aumentano al ritmo di 60 milioni al giorno. Una potenziale miniera di informazioni per le aziende che per diverse startup potrebbe rappresentare una nuova fonte di business.

Quel che non è chiaro è se gli utenti, ritratti con un certo paio di scarpe o di jeans indosso, siano pienamente consapevoli del fatto che qualcuno sta scannerizzando il loro selfie a scopi commerciali.

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