La Commissione europea ha informato Meta del suo parere preliminare secondo cui l’azienda ha violato le norme antitrust dell’Ue distorcendo la concorrenza nel mercato pubblicitario online.
La Commissione non condivide il fatto che Meta leghi il suo servizio di annunci online, Facebook Marketplace, al suo social network personale, Facebook.
La Commissione teme inoltre che Meta imponga condizioni commerciali sleali ai concorrenti di Facebook Marketplace a proprio vantaggio. Se confermate, queste pratiche violerebbero l’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (“TFUE”) che vieta l’abuso di posizione dominante.
La Commissione ritiene in via preliminare che Meta sia in posizione dominante nel mercato dei social network personali, che si estende a tutta l’Europa, e nei mercati nazionali della pubblicità online sui social media.
“La Commissione – si legge in una nota – ritiene in via preliminare che Meta abbia abusato della sua posizione dominante nei due modi seguenti. In primo luogo, Meta lega il suo servizio di annunci online Facebook Marketplace al suo social network personale dominante Facebook. Ciò significa che gli utenti di Facebook hanno automaticamente accesso a Facebook Marketplace, che lo vogliano o meno. La Commissione teme che i concorrenti di Facebook Marketplace possano essere preclusi, poiché il vincolo conferisce a Facebook Marketplace un sostanziale vantaggio di distribuzione che i concorrenti non possono eguagliare”.
“In secondo luogo, Meta impone unilateralmente condizioni commerciali sleali ai servizi di annunci online concorrenti che fanno pubblicità su Facebook o Instagram. La Commissione teme che i termini e le condizioni, che autorizzano Meta a utilizzare i dati relativi agli annunci dei concorrenti a vantaggio di Facebook Marketplace, siano ingiustificati, sproporzionati e non necessari per la fornitura di servizi di pubblicità online sulle piattaforme di Meta: tali condizioni impongono un onere ai concorrenti e avvantaggiano solo Facebook Marketplace”, si legge ancora. L’articolo 102 del TFUE vieta l’abuso di posizione dominante.
L’attuazione di queste disposizioni è definita nel regolamento antitrust (regolamento n. 1/2003 del Consiglio), che può essere applicato anche dalle autorità nazionali garanti della concorrenza. Il 4 giugno 2021, la Commissione ha avviato un procedimento formale su un possibile comportamento anticoncorrenziale di Facebook.