Pubblicata la graduatoria dei 58 “Laboratori territoriali” che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) ha deciso di finanziare con 45 milioni di euro complessivi. Su oltre 500 proposte presentate alla scadenza del bando, sono state 151 quelle ammesse alla fase finale.
Laboratori territoriali
L’obiettivo del bando, ha spiegato la ministra Stefania Giannini, è sostenere “la creazione di luoghi di connessione tra scuola e territorio, davvero necessari per una scuola aperta e al passo con i tempi”. I laboratori saranno operativi entro il prossimo dicembre.
Si tratta di strutture dedicate alla didattica digitale e high-tech sul territorio urbano, tra cui, ad esempio, ristoranti “digitali”, nei quali studiare come ottimizzare il servizio utilizzando strumenti innovativi, officine tecnologiche, poli per la robotica e la meccanica aperti agli studenti, ma anche ai giovani NEET, quelli che non studiano né lavorano, per reinserirli in percorsi di formazione.
Le Regioni che vedranno sorgere più Laboratori territoriali sono: la Lombardia con 8, la Campania con 6 e la Sicilia con 5. Seguono con 4 laboratori l’Emilia-Romagna, il Lazio, il Piemonte, la Puglia, la Toscana.
Partnership pubblico-privato
“La partecipazione al bando è stata elevata e i progetti pervenuti sono stati di altissima qualità, con partnership di rilievo con istituzioni pubbliche e realtà private”, ha dichiarato in una nota Giannini. “Questo è il modello di scuola che vogliamo: alleanze educative e progettuali che innovano la scuola anche per rispondere a esigenze e specificità locali”.
“I laboratori saranno un incubatore di energie del territorio, utili per combattere la dispersione scolastica e la disoccupazione, con un forte orientamento allo sviluppo di conoscenze pratiche e competenze trasversali”, ha infine spiegato la ministra.
Il progetto ‘Laboratori territoriali’ rientra nel Piano nazionale per la scuola digitale.
Competenze e lavoro
Una specie di rete di fablab dedicati alle scuole, spazi innovativi in cui gli studenti, ma non solo, potranno sviluppare competenze e avvicinarsi concretamente all’innovazione attraverso la pratica, per migliorare, attraverso specifici percorsi, le proprie competenze in vista di un futuro occupazione più adeguato alle sfide del nostro tempo e ricco di opportunità.