Ha esordito la settimana scorsa su Sky Atlantic, una serie televisiva che, perdonatemi il gioco di parole, nel suo genere di serie di “genere” è un capolavoro assoluto: Billions.
Una serie che va a narrare il confronto duro, spietato, senza possibili mediazioni tra la finanza d’assalto e una giustizia nel contempo scrupolosa e senza scrupoli perché consapevole che solo usando le stesse armi della finanza raiderista e senza soffrire di alcun tipo di senso di colpa può sperare di reggere il punto e forse anche vincere.
Uno scontro continuo dove molto spesso non è chiaro su chi stia dalla parte del bene e chi sia invece il male o quantomeno dove il bene e il male si incrociano costantemente, quasi a voler testimoniare che in certi settori e in certi aspetti della vita è difficile tagliare con la spada il bianco e nero, il giusto e il delinquente.
Un contesto in cui, tra i nostri protagonisti, emerge particolarmente il talento di Paul Giamatti che interpreta il ruolo del procuratore.
La serie è ambientata in un contesto in cui il lusso sembra prevalere su tutto e tutti grazie alla presenza di belledonne, feste, ricchezze e viaggi.
Un meccanismo narrativo all’interno del quale gli eventi e i colpi di scena si susseguono senza soluzione di continuità regalandoci una storia avvincente dove sembra prevalere il male, perché anche il bene in molti casi si presenta e si muove con caratteristiche proprie del male, ma che, rispetto ad altre serie iper celebrate, evidenzia come, ed è questa la vera forza del “genere”, per raccontare non si debba essere monocromatici, ma avere la capacità di usare tutti i colori dell’arcobaleno per far emergere tutte le sfumature, i chiaroscuri, che colorano la vita di quanti operano contro la legge.
Billions su Sky Atlantic una serie da non perdere.