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Satelliti, sistemi di navigazione di navi e aerei minacciati da segnali falsi e di disturbo. L’allarme di ITU, ICAO e IMO

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RNSS, un’infrastruttura globale sempre più vulnerabile

Il sistema globale di navigazione satellitare, pilastro fondamentale della mobilità e della sincronizzazione digitale nel mondo, è sotto assedio. Aerei, navi e infrastrutture terrestri si affidano quotidianamente a segnali provenienti da satelliti per determinare posizioni precise, coordinare operazioni logistiche e garantire la sicurezza delle comunicazioni. Tuttavia, questi segnali – che sembravano intangibili e infallibili – stanno diventando bersaglio di una crescente minaccia: l’interferenza deliberata.

Le Nazioni Unite, attraverso tre delle sue agenzie specializzate – l’International Telecommunication Union (ITU), l’International Civil Aviation Organization (ICAO) e l’International Maritime Organization (IMO) – hanno lanciato un severo monito. In una dichiarazione congiunta, le organizzazioni hanno espresso “grave preoccupazione” per l’aumento di episodi di jamming e spoofing a danno del Radio Navigation Satellite Service (RNSS), il servizio che fornisce informazioni fondamentali di posizionamento, navigazione e temporizzazione su scala planetaria.

Jamming e spoofing: come funziona l’attacco invisibile

Il jamming consiste nell’emissione non autorizzata di segnali radio sulla stessa frequenza usata dai satelliti, con l’obiettivo di oscurare o confondere la ricezione del segnale legittimo. Spesso impiegato per eludere i sistemi di tracciamento, è stato documentato in contesti militari e civili in rapido aumento.

Ancora più subdolo è lo spoofing: si tratta dell’invio di segnali falsi che imitano quelli autentici, potenzialmente in grado di fornire posizioni errate a una nave o a un aereo. I rischi vanno dal disorientamento alla compromissione della sicurezza operativa, fino al sabotaggio intenzionale di interi sistemi di trasporto o comunicazione.

Servizi vitali a rischio: dalle tlc alla distribuzione dell’energia, alla navigazione aerea e navale

I sistemi GNSS (Global Navigation Satellite Systems), come il GPS americano, il Galileo europeo, il GLONASS russo e il BeiDou cinese, costituiscono l’infrastruttura invisibile che regge una vasta gamma di servizi: navigazione aerea e marittima, telecomunicazioni, transazioni finanziarie, distribuzione di energia, interventi di soccorso, attività di ricerca e scientifiche.

Secondo ITU, ICAO e IMO, l’affidabilità di questi servizi è oggi compromessa da un’escalation di interferenze, che si verificano sempre più spesso anche in aree civili e non direttamente coinvolte in conflitti o operazioni di intelligence. La minaccia, quindi, non è più solo teorica o limitata a scenari di guerra ibrida/elettronica: riguarda direttamente la sicurezza globale e la stabilità del sistema economico mondiale.

L’appello delle agenzie ONU: serve una risposta globale

Per contrastare efficacemente questa deriva, le tre agenzie ONU hanno proposto un piano d’azione articolato in cinque punti.

Una protezione contro le interferenze: gli Stati membri devono adottare misure urgenti per prevenire, individuare e neutralizzare le interferenze dannose ai sistemi RNSS;

Maggiore resilienza delle infrastrutture: i paesi sono invitati a rafforzare i propri sistemi di navigazione e sincronizzazione, dotandosi di contromisure per affrontare eventuali disturbi;

Infrastrutture come backup: è fondamentale conservare e modernizzare i sistemi di navigazione convenzionali (come radiofari, radar, ecc.) per garantire un supporto in caso di guasti o azione di disturbo dei segnali satellitari;

La collaborazione inter-agenzia: è necessario un coordinamento stretto tra organismi regolatori, autorità civili dell’aviazione e della navigazione, forze di difesa e agenzie investigative, per monitorare e reagire efficacemente alle minacce;

Monitoraggio e segnalazione degli incidenti: gli episodi di interferenza devono essere tempestivamente comunicati all’ITU e agli organismi di settore, per costruire un quadro globale dei rischi e sviluppare strategie condivise.

Il futuro delle comunicazioni satellitari: servono interventi coordinati e tempestivi

L’ITU, che conta 194 Stati membri e oltre 1000 enti coinvolti nel settore delle radiocomunicazioni, richiama l’obbligo previsto dalla propria Costituzione. In particolare, l’Articolo 45 impone agli Stati di evitare qualsiasi interferenza dannosa verso altri servizi radio autorizzati, mentre l’Articolo 47 li obbliga a prevenire la trasmissione di segnali falsi o ingannevoli, e a collaborare per identificare le fonti di tali trasmissioni.

La dichiarazione congiunta di ITU, ICAO e IMO suona come un campanello d’allarme per l’intera comunità internazionale. Senza interventi coordinati e tempestivi, i sistemi GNSS – colonna portante della nostra mobilità, economia e sicurezza – rischiano di diventare un punto debole, esposto ad attacchi silenziosi ma potenzialmente catastrofici.

Il messaggio è chiaro: la fiducia nei sistemi satellitari non può più essere data per scontata. Serve protezione, resilienza e collaborazione. Il futuro dei sistemi di navigazione globale, così strategici per le nostre società, dipende dalla capacità di agire ora.

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