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Satelliti in orbita terrestre bassa. 220 miliardi di dollari di investimenti globali entro il 2027, centrali le telecomunicazioni

Boom del mercato dei satelliti Vleo

Il mercato globale dei satelliti in orbita terrestre molto bassa (Vleo, acronimo inglese per Very low earth orbit)) sembra pronto per un significativo balzo in avanti, a partire da quest’anno. Secondo un nuovo Rapporto Juniper Research, il segmento crescerà in modo significativo, con investimenti che supereranno i 220 miliardi di dollari nei prossimi tre anni.

Stiamo parlando di un incremento pari al 1200% dai 17 miliardi di dollari attesi per la fine del 2024 e gli oltre 220 miliardi di dollari stimati entro il 2027.

I satelliti Vleo si attivano ad un’altitudine di circa 300 km, anche se l’Agenzia europea per la difesa afferma che generalmente sono collocati tra 250 e 350 km, mentre i satelliti che si muovono nell’orbita terrestre bassa o Low earth orbit (Leo) operano generalmente ad altitudini maggiori, comprese tra circa 450 km e 2.000 km di altezza (dove troviamo la costellazione Starlink di SpaceX, OneWeb Satellites di Eutelsat, Boeing, Thales Alenia Space, Space Systems Loral, Lockheed Martin, Planet Labs, Maxar Technologies, Northrop Grumman e Kepler Communicationsb).

Connettere tutto con i satelliti

Il Rapporto identifica Thales Alenia Space, LeoLabs, Redwire, Blue Canyon Technologies e Albedo come i principali sviluppatori e fornitori di tecnologie satellitari Vleo, ma allo stesso tempo “consiglia” di concentrare gli investimenti in settori chiave, come le telecomunicazioni, le soluzioni di navigazione, l’osservazione della Terra e il monitoraggio ambientale e climatico.

Questi sono i settori maggiormente remunerativi per le imprese di riferimento sul lungo periodo, “per via della crescente necessità di connettere ogni angolo del pianeta, di comprendere meglio quali rischi si nascondono dietro i cambiamenti climatici e per favorire la crescita del settore dei trasporti e della mobilità”, si legge nel commento degli analisti JR.

Sempre centrali le telecomunicazioni

Recentemente, l’industria delle telecomunicazioni ha assistito a un’ampia gamma di sviluppi di soluzioni avanzate nel campo delle comunicazioni via satellite (non solo nel settore Leo), con maggiori investimenti e nuove partnership.

Il fornitore satellitare francese Eutelsat, ad esempio, ha appena annunciato una partnership con Seraphim Space, una società che si descrive come “leader globale negli investimenti SpaceTech”.

Allo stesso modo, il colosso giapponese NTT ha presentato la sua strategia di business spaziale creando una nuova unità spaziale denominata C89, con cui gestire i propri satelliti in orbita geostazionaria (Geo), i satelliti Lep per servizi di osservazione e raccolta dati e i sistemi di stazioni di piattaforma ad alta quota (Haps).

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