Negli ultimi tre anni 2,2 milioni di famiglie italiane hanno abbandonato il digitale terrestre (“DTT only”), mentre sale il numero di quelle che sono passate alla tv satellitare: 9,4 milioni nel 2016 contro 8,1 milioni nel 2014.
Nonostante la maggioranza degli italiani preferisca ancora il DTT, sono oggi 11 milioni le famiglie che hanno installato una parabola satellitare, con una crescita significativa del Sat free. È quanto emerge da uno studio pubblicato da Ergo Research: “oltre una famiglia su quattro possiede ed utilizza (almeno occasionalmente) un impianto satellitare free; quelli utilizzati regolarmente sono in prevalenza TivùSat”.
Si tratta dell’edizione 2016 di “DigitalTRENDS”, indagine condotta su 4000 utenti e che si focalizza su piattaforme e device connettibili, fra possesso, combinazioni di utilizzo e giudizi sui contenuti. Il documento ricostruisce inoltre nuovi paradigmi di fruizione dell’offerta fra lineare e non lineare (free e pay), distinguendo fra stili di consumo all’insegna della frammentazione o della selettività, alla luce delle diverse opzioni di time budget mediale e digital entertainment (a casa e fuori casa).
L’accesso ai canali gratuiti satellitari, come modalità di ricezione principale dei canali, riguarda 2 milioni di famiglie, a cui vanno aggiunte in modalità di ricezione secondaria altre 3,7 milioni di famiglie.
Il dato interessante è che ad oggi ci sono 1,4 milioni di famiglie in possesso di un tuner senza uno specifico utilizzo e 1,5 milioni di famiglie che possiedono una parabola senza uno specifico tuner satellitare integrato.
Nel complesso, cresce del 37% il bacino lordo di chi è intenzionato a diventare un utente sat free, con una quota di 2,23 milioni di famiglie.
La ricezione satellitare (pay/free) è stabile in termini di modalità di ricezione principale, si legge nelle slide di sintesi di “DigitalTRENDS”, “ma con un travaso da pay a free, che guadagna oltre 1 milione di famiglie come ricezione secondaria”.
La ricerca Ergo evidenzia inoltre la crescita dei ‘prospect’ tivusat che sono stimati crescere di circa 600 mila unità entro l’anno.
Il Sat free, invece, che comprende 2,4 milioni di famiglie tivùsat, vede tra il 2015 e il 2016 un incremento di più di 1,5 milioni di famiglie.
Tra coloro che hanno scelto Tivùsat, i prospect espliciti e sicuri, emerge che il 25% l’hanno fatto perché su Tivùsat c’è una buona offerta di canali gratuiti e il 6% perché ci sono diversi canali in HD. Per la prima volta quindi, sostengono i ricercatori, “la motivazione principale dei prospect TivùSat NON si lega più ai «problemi di ricezione con il digitale terrestre» ma alla buona offerta di canali gratuiti su TivùSat”.
Seguendo i dati della ricerca, infine, è passata la convinzione che “su TivùSat i canali gratuiti della TV digitale si vedono davvero tutti», arricchita dallo standard HD, che inizia a passare come elemento distintivo”.