Se c’è una cosa che odio di alcune aree del sud d’Italia è il continuo fare riferimento a storie del passato importanti ma che oggi non possono costituire una valida attrazione per il turista, come la storia dei “tratturi”, che Dio li abbia in gloria! E’ un fatto personale e mi scuso con chi legge e con i fans del tratturo ma solo la parola mi dà fastidio. Eppure non potete immaginare la bellezza dei luoghi in cui stiamo andando oggi. A cavallo tra Campania e Puglia, tra Benevento e Avellino. Ci sono passato tante volte per l’autostrada che porta a Candela… ma non è la stessa cosa. Una terra aspra, a tratti meravigliosa, con declivi coltivati a grano sulle cui colline spuntano enormi pale eoliche di 60 e più metri come giganti donchisciotteschi.
L’agriturismo Sant’Elia è ha 650 metri sulla dorsale appenninica tra il Sannio e l’Irpina, non distante da Benevento e da Pietrelcina, paese natale di San Pio. Bene i problemi di questi luoghi sono quelli di pensare al tratturo invece di risolvere quelli dell’accoglienza, del riscaldamento in camera, dei servizi efficienti, della colazione fatta con prodotti locali e non con orribili marmellate preconfezionate e fette biscottate. I pastori qui fanno formaggi unici e una ricotta che parla con i Santi… di queste cose non si trova traccia se non in alcuni agriturismi illuminati. Se incontrate lo storico del paese poi vi sorbirete una nenia inutile di ricordi marginali che a loro paiono fondamentali e con i quali non si conquista un turista che uno.
La cosa fondamentale invece è che la masseria, risalente al settecento, è costruita interamente in pietra naturale a vista, tipico esempio d’architettura rurale campana (edificio di pregio storico) e si trova all’interno di un’azienda agricola, nella quale si pratica l’agricoltura tradizionale per l’ottenimento di prodotti impiegati anche nella cucina per gli ospiti. Al suo interno sono disponibili 4 camere con un totale di 10 posti letto, con tutti i servizi e una sala tv. Ci troviamo nella verdeggiante collina della “valle del Miscano”. La storia locale narra di passaggi di greggi che facevano sosta alla nostra masseria armentizia, in prossimità esiste un’area di sosta con pascolo, fontana perenne “Fontana de lu Fierro” (Fontana del Ferro) ristoro e rifugio per i pastori. Ma a me piacciono i pastori di oggi, che fanno formaggi sublimi…
Mi fermo nella bella corte, con un pergolato, per godermi la pace e il fresco del luogo.
Se sapessi riconoscere le erbe selvatiche allora si che me ne andrei per prati a caccia di asparagina, di cicoriette varie, di tarassaco, borragine e ortica… per prepararmi una bella insalata di misticanza o un risotto all’ortica! Questi luoghi dovrebbero trasformarsi in un “Laboratorio di ecologia all’aperto e palestra del benessere”, una fattoria didattica per acquisire quelle informazioni che delittuosamente abbiamo perduto e che la scuola, “arretrata e incolta” che abbiamo, si rifiuta di dare alle nuove generazioni. Di questi sentieri qui ce ne sono in abbondanza. Recentemente ne ho percorsi alcuni con esperti di botanica e con lo stesso Luca Sardella, uno dei pochi conduttori tv che conosca quello di cui parla.
Per gli sportivi, percorso a piedi, arrampicata e percorso tra le chiome degli alberi (da effettuare in sicurezza con l’ausilio di imbracatura e caschetto da alpinismo), tiro con l’arco, area giochi per bambini, l’angolo degli animali di bassa corte, il percorso degli uccelli canterini e delle erbe aromatiche.
Agriturismo masseria Sant’Elia
C/da Sant’Elia 24 – 83034 Casalbore (AV)
Tel. 0825 849 111 Fax 0825 849 649 Cell. 333 773 7555
E-mail info@agrisantelia.it