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Sandei (Almawave): “AI anche per l’Africa. A breve lo Swahili nel nostro LMM, che stiamo addestrando in Italia”

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"Un passo concreto nella direzione di portare tecnologie italiane altamente innovative nel contesto africano", ha annunciato Valeria Sandei, Amministratore Delegato di Almawave (Gruppo Almaviva).

“Proprio in queste ore dei colleghi di Almawave stanno firmando in Tanzania un protocollo di intesa con il Governo tanzano e l’ICT Commission, per mettere a disposizione i dati per lo sviluppo dello Swahili nel nostro Large Language Model (LMM) che stiamo addestrando qui in Italia. Un passo concreto nella direzione di portare tecnologie italiane altamente innovative nel contesto africano”, ha concluso Sandei.

Lo ha detto Valeria Sandei, Amministratore Delegato di Almawave (Gruppo Almaviva), durante il suo intervento a ComoLake 2024.

Sandei nel suo intervento ha parlato di come sia importante lo sviluppo dell’AI Made In Italy. “L’AI Made in Italy è necessaria per tre punti. Il primo si chiama produzione”, ha spiegato. “Noi stiamo affrontando una sfida, nella quale tutti coloro che mi hanno preceduto hanno evidenziato come l’AI sia una tecnologia trasformativa che impatterà tutti i settori della nostra economia in tutti i Paesi. Pensare di esserne solo utilizzatori e non anche produttori, quindi artefici anche di una generazione di valore economico nel nostro Paese mi sembrerebbe un elemento di limitazione forte soprattutto considerando che questa nuova wave tecnologica è soltanto all’inizio”.

“Il secondo punto è la data lineage. Tutti discutono sui dati, sapere dove sono questi dati, come sono utilizzati e come sono modificati nel tempo è fondamentale. E quando si parla di proprietà intellettuale, privacy e quant’altro è solo questo che garantisce il governo e l’uso corretto di queste tecnologie. Il terzo ovviamente è la sfida tecnologica”, ha aggiunto Sandei. “Perché siamo all’inizio e l’AI evidenzia tantissime opportunità, ma anche dei limiti. Rappresentati dai costi, dal reale benefit case che può essere portato all’interno delle organizzazioni complesse. Tutto questo fa prefigurare la possibilità di sviluppare un know how tecnico e scientifico da portare in produzione e in campo con soluzioni diverse che vadano a traguardare un idea più conveniente di sostenibilità. Ottimizzando i consumi o nuove tecniche che introducano altri principi nell’applicazione dell’AI. Penso ad esempio alle tecniche neuro simboliche e che dunque, si attagliano sempre meglio a esigenze di costo ma anche a possibile evoluzioni scientifiche senza diminuire la performance attesa da queste tecnologie.

Poi una parentesi sul Piano Mattei. “Il Piano è sicuramente un’occasione di crescita per il nostro Paese. Noi siamo partiti in Africa da un po’ di tempo, abbiamo realizzato dei progetti di AI, utilizzando la nostra intelligenza artificiale in contesti sensibili come il sistema della giustizia Tanzana o l’Information Highway che sta portando avanti l’African Development Bank sulla parte di dati statistici”, ha concluso.

Almawave: cosa prevede l’accordo con l’Information & Communication Technologies Commission del Paese africano

L’accordo, si legge in una nota dell’azienda, è finalizzato a supportare lo sviluppo e l’implementazione del modello LLM italiano di Almawave, Velvet, nella sua versione in swahili, lingua ufficiale della Tanzania insieme all’inglese, attraverso lo scambio di dati, esperienze e tecnologie. La collaborazione punta a fornire uno strumento efficace basato sull’AI generativa da destinare alla Pubblica Amministrazione tanzaniana.

In base al Memorandum, Almawave fornirà Velvet in versione Open Source all’ICTC, mentre quest’ultima metterà a disposizione dati e informazioni locali per l’addestramento del modello in lingua swahili. L’obiettivo è quello di sviluppare un modello LLM “su misura” per il contesto locale, privo di bias, in grado di ottimizzare i processi amministrativi tramite la digitalizzazione e migliorare l’efficienza delle strutture oltre che le interazioni con i cittadini.

Velvet, modello fondazionale italiano di linguaggio LLM capace di gestire testi, audio e immagini in modalità multilingua, opensource e accessibile a tutti, addestrato sull’infrastruttura di supercalcolo del Cineca, il consorzio interuniversitario che ospita per il Ministero della Ricerca il supercomputer Leonardo nella rete EuroHpc, verrà rilasciato entro fine 2024.

L’ICTC, che opera direttamente per il Ministero dell’Informazione, della Comunicazione e dell’Information Technology della Repubblica Unita di Tanzania, svolge un ruolo cruciale nell’innovazione e nell’attrazione di investimenti nel settore ICT, in un contesto di crescente attenzione verso la digitalizzazione in Tanzania e nell’intero continente.

L’accordo tra Almawave e l’ICTC rafforza ulteriormente il legame tra la società italiana e l’Africa, dove è attiva da tempo con progetti di trasformazione digitale e modernizzazione, sia con il settore pubblico sia con quello privato. Si ricordano in particolare le progettualità con Judiciary of Tanzania (Magistratura della Tanzania), per la digitalizzazione del processo penale e civile tramite tecnologie vocali AI proprietarie in swahili e inglese, nell’ambito del programma “Citizen-centric Justice in Tanzania” finanziato dall’International Development Association (World Bank Group); con l’African Development Bank (AfDB) tramite Common Market for Eastern and Southern Africa (COMESA) per la reingegnerizzazione di una piattaforma dati statistica per tutti i paesi africani, nell’ambito dell’iniziativa African Information Highway (AIH) e con South African Tourism, tramite la fornitura di D/AI Destinations, piattaforma all-in-one del Gruppo Almawave per il destination marketing & management.

I Paesi in cui è parlata la lingua Swahili in Africa sono 12 e coinvolgono una popolazione di oltre 70 milioni di persone.

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