Samsung presenta risultati trimestrali ancora in calo, i peggiori degli ultimi due anni, ma punta ancora una volta sui televisori di nuova generazione per uscire dalla crisi.
Il gruppo sudcoreano è infatti pronto a lanciare un nuovo televisore a Ultra Alta Definizione con schermo piatto o flessibile. L’annuncio c’è stato oggi.
La commercializzazione partirà dalla Corea domani primo agosto quando potranno cominciare i preordini. Entro fine anno poi è previstolo sbarco anche sui mercati esteri.
La novità, presentata al CES di Las Vegas dello scorso gennaio, sta proprio in questi schermi flessibili che possono essere ripiegati o restare piatti. Al momento però la società non ha fornito alcuna indicazione sul prezzo.
La notizia fa tremare LG che ha annunciato il lancio del suo primo modello flessibile prima del 2015.
Il dispositivo di Samsung, battezzato UN78S9B, sarà dotato di uno schermo ‘Black Crystal’ e della tecnologia UHD Dimming.
La misura sarà di 78 pollici, quindi leggermente più piccolo rispetto al prototipo presentato al CES che era di 85 pollici.
A parte il prezzo, che resta ancora un mistero, bisognerà vedere come sarà accolto dal pubblico per capire se si tratta realmente dell’avvio di una nuova tendenza o di una tecnologia di passaggio.
I produttori coreani propendono per la prima ipotesi, sostenendo che il futuro sarà proprio degli schermi flessibili che permetteranno di sfruttare al meglio le potenzialità del 3D senza la necessità di usare gli appositi occhialetti, ritenuti da molti fastidiosi.
I dati di mercato del resto sono confortanti almeno per la Corea dove, a inizio estate, i televisori con schermo flessibile rappresentavano più dei due terzi delle vendite ma per il resto del mondo bisognerà attendere.
Nonostante le grandi novità sulle quali sta lavorando, Samsung presenta utili netti in calo del 19,5%, rispetto al trimestre dello scorso anno, per 4,5 miliardi di euro (6.250 miliardi di won) nel secondo trimestre dell’anno. Per il gruppo si tratta del peggiore risultato degli ultimi due anni (il calo rispetto di confronto è del 19,5%). La flessione è avvenuta malgrado la crescita degli smartphone in tutti i paesi emergenti. Il risultato operativo si è fermato a 7.190 miliardi di won, in calo del 24,6% e il giro d’affari è sceso dell’8,9%, a 52.350 miliardi di won. Il calo del trimestre viene spiegato da Samsung con il rallentamento della crescita mondiale degli smartphone e l’aumento delle spese di marketing per ridurre gli stock. C’è anche un effetto cambio won-dollaro Usa sfavorevole stimato in 500 milioni della valuta sudcoreana.