Durante il periodo dei saldi ci sentiamo di “perdere un affare” se non acquistiamo, colpa anche della crisi economica,vi è un rischio maggiore che lo shopping diventi compulsivo. La compulsione all’acquisto si può descrivere come una spinta irrefrenabile ad entrare in un qualsiasi negozio per acquistare oggetti perlopiù inutili e a volte anche costosi. Gli oggetti maggiormente acquistati dalle donne sono capi di abbigliamento, scarpe, gioielli e cosmetici, tutti elementi riconducibili all’immagine. L’uomo, invece, acquista oggetti che simboleggiano prestigio e potere come ad esempio attrezzi sportivi, smartphon e ultima tecnologia.
Sebbene siano di generi differenti, in entrambi i casi, gli oggetti hanno la valenza di apportare maggiore autostima ed avere una buona percezione di sé
In periodo di saldi lo shopping compulsivo viene maggiormente impiegato come rimedio contro un senso di vuoto che inevitabilmente non verrà riempito di cose materiali. Il soggetto avverte un sollievo immediato da ansia e stress emotivo condocendolo ad una generale e momentanea sensazione di appagamento. Questa sensazione funge da ricompensa che rafforza l’impulso, determinando la ripetizione della compulsione.
Per capire se il desiderio di shopping sfrenato durante i saldi rischia di trasformarsi in un disturbo patologico si può porre attenzione ad alcuni segnali, come:
- spendere di più di ciò che possiamo
- non si può fare a meno di acquistare
- una volta acquistato l’oggetto, questo, diventa poco interessante e viene regalato
- il non acquistare comporta crisi di ansia e frustrazione
- si ha piacere nello spendere più che nell’avere l’oggetto
- quando termina lo shopping si è pervasi da senso di colpa e sconforto
è fondamentale, se rispondiamo a questi punti, riconoscere di avere un problema e di affidarsi ad uno psicoterapeuta che ci possa aiutare.