Ron Karpovich, Global Head of eCommerce Solutions presso JPMorgan Chase in un’intervista rilasciata a Squawk Box della CNBC ha spiegato che la tecnologia blockchain è in grado di eseguire gli stessi, se non migliori, servizi delle banche tradizionali e richiede tariffe più basse.
Karpovich ha successivamente dichiarato che, nonostante la blockchain potrebbe effettivamente rivoluzionare l’industria dei pagamenti, è probabile che in futuro i consumatori non noteranno questa trasformazione, in quanto la tecnologia potrebbe svilupparsi in secondo piano e semplicemente migliorare efficienza e costi dei servizi.
“La blockchain – sostiene Karpovich – potrebbe trasformare il settore dei pagamenti in quanto può consentire un modo più rapido ed economico di fare banca. A nostro parere si tratta di un’innovazione che consente di portare a termine transazioni in maniera più semplice e veloce: ogni CEO vorrebbe rendere le cose più semplici e veloci. Da questo punto di vista, direi che siamo più interessati al concetto di blockchain.”
Quando gli è stato chiesto come il colosso bancario JP Morgan pianifica di competere con le nuove aziende, che offrono servizi basati su tecnologie rivoluzionarie come blockchain e monete digitali, Karpovich ha spiegato:
“Penso sia diverso scambiare una criptovaluta universale presente nel mercato rispetto a mercato rispetto a sfruttare una tecnologia volta a migliorare l’infrastruttura dei pagamenti. In fin dei conti gli innovatori del settore delle criptovalute dovranno utilizzare una banca per spostare i fondi. Nell’ambiente è presente più collaborazione che concorrenza.
Per quanto riguarda invece margini e capacità – ha continuato il manager -, i pagamenti non sono qualcosa che cresce in margini, nessuno vuole pagare per un pagamento. È questa una delle parti più complesse di questo processo: le risorse sono limitate, pertanto servono processi molto efficienti e grosse aziende. – ha concluso Karpovich.