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Roma Capitale, sì alla raccomandata elettronica: “180 milioni di risparmio in 5 anni”

Roma_raccomandata elettronica

Meno carta, meno attese, meno file agli sportelli, meno costi per i cittadini. Roma Capitale inizia a mandare in pensione la raccomandata cartacea a favore di quella elettronica. L’Assemblea capitolina ha votato, all’unanimità la mozione 133/2022 sui ‘Nuovi strumenti di comunicazione elettronica presentata da Fratelli d’Italia con Rachele Mussolini prima firmataria

“Per Roma Capitale prende il via una nuova fase di comunicazione istituzionale: utile, veloce, semplice ed economica sia per l’Ente sia per i cittadini”, ha commentato Mussolini. “Non appena il servizio elettronico di recapito certificato entrerà in funzione, attraverso un operatore abilitato”, ha aggiunto, “la raccomandata cartacea potrà essere sostituita dalla spedizione di una mail a qualsiasi indirizzo di posta elettronica o posta elettronica certificata”.

Raccomandata elettronica, per quali comunicazioni

Si tratta dell’invio ai romani comunicazioni da parte del Comune di Roma Capitale: per esempio atti amministrativi come concessioni, occupazione  di suolo pubblico, edilizia scolastica e anche una semplice risposta ad un cittadino, se ha rilevanza in un procedimento amministrativo, la PA deve rispondere per raccomandata per dimostrare la sua azione di avvenuta risposta.

I vantaggi

Con la nuova modalità si avrà:

contestualmente il tracciamento di data e ora di spedizione, ricezione e consegna. 

L’avviso di giacenza digitale per il destinatario in caso d’uso. 

L’identificazione del destinatario in fase di consegna. 

La firma per ricevuta del destinatario. 

L’attestazione di compiuta giacenza in caso di assenza, rifiuto, indirizzo sconosciuto o destinatario sconosciuto o trasferito; e la certificazione del contenuto della comunicazione inviata. 

Inoltre il servizio sarà interoperabile con il Processo Civile Telematico (PCT) e il Processo Amministrativo Telematico (PAT). 

“Fino a 180 milioni di euro in 5 anni di risparmio”

“Una rivoluzione digitale che permetterà a Roma Capitale di risparmiare, a pieno regime, fino a 180 milioni di Euro in 5 anni, tra spese dirette ed indirette necessarie per la notifica classica delle raccomandate”, spiega, con orgoglio la consigliera capitolina. 

La stessa mozione era stata già presentata nel 2017 (leggi l’articolo di Key4biz), nella passata consiliatura, l’allora maggioranza pentastellata decise di astenersi e di bocciare il provvedimento. 

“L’augurio ora”, ha concluso la consigliera capitolina di Fratelli d’Italia, Rachele Mussolini, “è che si faccia presto con le dovute attività amministrative per la messa in funzione del servizio: Roma Capitale potrebbe diventare, finalmente, un modello da seguire nello sviluppo digitale della pubblica amministrazione”.

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