Roma cambia marcia e fa un passo in avanti verso la smart city, o almeno ci prova. Presentato ieri dal sindaco Ignazio Marino e dal vicesindaco Luigi Nieri il piano “Roma è tutta Roma”, documento dedicato alle periferie della città e accompagnato da una mappa interattiva del territorio urbano per raccontare i passaggi chiave della trasformazione del territorio cittadino.
Cuore del piano capitolino è l’accantonamento della definizione stessa di periferia, il sindaco Marino ha dichiarato che bisogna passare “da aree marginali a nuove forme di centralità”, sul modello di “assetto policentrico” tipico di grandi metropoli europee come Berlino (con trent’anni di ritardo), ricordando che “al di fuori delle Mura Aureliane vivono circa 2,8 milioni di persone”, fino ad oggi “un’altra città” di cui nessuno si è occupato veramente e che ha già dato segni evidenti e preoccupanti di estremo degrado sociale e culturale.
Nuove centralità a cui arriveranno più risorse (di cui al momento non si conosce l’entità), “che saranno meglio distribuite per offrire i servizi essenziali”: ogni Municipio, per sintetizzare, avrà un suo ‘centro’, una sua offerta culturale e sociale, spazi verdi e servizi per i cittadini e le aziende, con la responsabilità di provvedere al cosiddetto decoro urbano e al buon mantenimento delle infrastrutture urbane.
Tra gli interventi di maggiore impatto sul territorio urbano:
- ogni Municipio avrà delle ‘Piazze di qualità’, 14 in totale (escludendo il Municipio I, il centro storico di Roma), completamente pedonalizzate e pavimentate a san pietrino (recuperati da alcune strade del centro storico), con la presenza di fontane high-tech dell’Acea denominate ‘Case dell’acqua’ (liscia e gassata), dotate di schermi touchscreen per l’infomobilità e le news dal Comune in tempo reale, porte usb per ricaricare dispostivi elettronici di connessione a internet, rete wi-fi gratuita per navigare in rete e ulteriori servizi digitalizzati (e non) che saranno decisi assieme ai cittadini dei Municipi;
- ogni Municipio sarà dotato di 2000 lampade a Led per l’illuminazione pubblica, con un risparmio per i cittadini del 55% (in termini di efficienza energetica), calcolato in 15 milioni di euro l’anno, e una riduzione di emissioni di CO2, grazie anche ad un’infrastruttura completamente realizzata a partire da materiale riciclato, per un significativo minor impatto ambientale;
- un piano per le strade di grande viabilità che sarà dedicato per l’80% proprio alle nuove centralità (le ex periferie);
- un nuovo piano per i lavori pubblici, le case popolari e le infrastrutture urbane (acqua, luce, gas, edifici pubblici come le scuole, la raccolta di rifiuti urbani e speciali), a partire dalle ‘Zone O’ per l’auto recupero e la promozione di opere di pubblica utilità;
- innovazione sociale e culturale a sostegno delle smart community per una migliore qualità della vita in ogni Municipio, con programmi a supporto di scuole e genitori per il tempo extrascolastico e per l’estate (incentivi all’apertura delle scuole fuori orario lezioni). Da aprile, sarà online il portale degli impianti sportivi di Roma Capitale (di cui l’80% è in periferia) con informazioni, tariffe a confronto e tour virtuali delle strutture. Da giugno, invece, saranno aperti nuovi centri estivi in 50 istituti con laboratori di teatro, musica, lingue e sport;
- per l’innovazione culturale, inoltre, c’è “Roma Creativa”, il bando che fa delle periferie romane “un museo a cielo aperto” di cultura ‘dal basso’, fatta dai cittadini: 40 grandi murales nati in due mesi, a breve nuovi percorsi dedicati alla street art e al turismo alternativo;
- apertura di nuovi musei e valorizzazione del patrimonio archeologico-paesaggistico delle periferie, spesso inesplorato (nuovi percorsi di scoperta a cura degli Assessorati alla Cultura e alle Periferie);
- maggiore attenzione agli spazi verdi, alla loro accessibilità pubblica e manutenzione: partito il piano potature 2015, con grande attenzione alle periferie e oltre 2.500 interventi prioritari. Un piano che non rincorre l’emergenza ma punta a prevenire, mirato a salvaguardare i circa 330mila alberi di Roma;
- una smart city fondata sulla partecipazione e l’ascolto dei cittadini: lanciato su Twitter l’hashtag #ideefuoricentro per raccogliere spunti, idee, segnalazioni. Ed è solo l’inizio: nei programmi dell’Assessorato alle Periferie ci sono 14 incontri pubblici nei prossimi tre mesi, uno in ogni Municipio (escluso il I), per dare voce alle proposte dei cittadini sui loro quartieri. Le migliori idee saranno votate sui social network, quelle vincenti diverranno delibere del Campidoglio (con il nome del cittadino autore della proposta), dall’intero percorso partecipativo nasceranno una pubblicazione e un video.