Pechino autorizza il pagamento delle corse
È da poche ore in servizio a Pechino una piccola flotta di robotaxi autorizzati a prendere a bordo passeggeri. Dopo un lungo periodo di test, in alcuni quartieri della megalopoli cinese è possibile prenotare e pagare una corsa con una semplice applicazione sul proprio smartphone.
Il robotaxi Apollo Go di Baidu, ad esempio, ha ufficialmente preso servizio dopo i tanti test nella High-level Automated Driving Demonstration Area della capitale cinese.
67 robotaxi Apollo Go, tutto in un’app
Le autorità cittadine hanno dato il via al servizio per tutti, in un’area della città di 60 km quadrati, situata nel distretto suburbano di Yizhuang, dove i cittadini potranno salire a bordo di uno dei 67 robotaxi in strada lungo le 600 fermate segnate sulla mappa interattiva offerta dall’applicazione Luobo Kuaipao.
Il servizio di Baidu è attivo dall’ottobre 2020, ma in fase sperimentale ha sempre offerto corse gratuite ai 20 mila cittadini che nel frattempo ne hanno fatto uso almeno 10 volte al mese ognuno.
Ora però le autorità hanno autorizzato il pagamento del servizio che, secondo quanto riportato da Cnbc, dovrebbe costare circa 34 yuan per una corsa media di 3 km, cioè circa 5 dollari.
Il costo è pari a quello delle corse premium di altri servizi taxi in città, come Didi, e il servizio sarà attivo dalle 7:00 alle 22:00.
Entro 10 anni robotaxi in 100 di città cinesi
Nonostante sia ribadita la sicurezza della tecnologia, i taxi avranno al volante un addetto alla sicurezza umano, pronto ad intervenire in cosa di necessità.
La società punta a portare il servizio robotaxi Apollo Go in 65 città entro il 2025, tra cui Shanghai, Guangzhou e Shenzhen, e in 100 città entro il 2030, ha affermato il suo CEO Robin Li, secondo un articolo della Reuters.
Ma non c’è solo Baidu
La scorsa settimana, la startup cinese di veicoli autonomi AutoX, sostenuta da Alibaba Group, ha dichiarato di aver ampliato la sua zona di servizio dei robotaxi nella città meridionale di Shenzhen, per diventare la più grande area urbana servita da auto completamente senza conducente di tutta la Cina, pari a 168 km quadrati (65 miglia quadrate).
Nello stesso giorno di Apollo Gp, anche la startup di veicoli a guida autonoma Pony AI, supportata dalla Toyota, ha confermato di aver ricevuto dalle autorità di Pechino l’approvazione per il suo servizio Xiaoma Zhixing.
Huawei, invece che alle auto a guida autonoma, si sta dedicando alle smart road ed è tra le società che sta già testando in Cina infrastrutture stradali connesse in rete che comunicano con veicoli di nuova concezione, come i robotaxi.