I robot prodotti dalla giapponese Softbank Robotics saranno in vendita sugli scaffali negli Usa entro un anno. L’annuncio arriva dal miliardario giapponese Masayooshi Son, presidente di Softbank, da sempre appassionato di robot, che scommette sul nuovo business e punta a rimpiazzare 90 milioni di posti di lavoro tradizionali con 30 milioni di umanoidi.
Il robot umanoide prodotto da Softbank Robotics si chiama Pepper: è alto 1,2 metri, è munito di raggio laser e schermo incorporato, sa ballare, racconta barzellette ed è in grado di interpretare le emozioni umane dall’espressione del viso.
Ieri il Ceo di Softbank Robotics Fumhide Tomizawa ha detto a Blooomberg che l’azienda ha ricevuto circa 400 richieste d’interesse su Pepper da parte di diverse aziende nel settore finance, food service e education. Pepper sarà lanciato sul mercato giapponese a febbraio ad un prezzo di 1.900 dollari. Il prezzo per il mercato Usa non è stato ancora fissato. Sul mercato domestico si prevedono vendite fifty fifty al segmento consumer e a quello aziendale.
Softbank, che ha sborsato 22 miliardi di dollari per rilevare il controllo l’operatore americano Sprint, sta investendo in modo massiccio sul mercato della robotica e ha l’obiettivo di raddoppiare il valore della produzione in Giappone a 2,41 trilioni di yen entro il 2020. Il gruppo giapponese ha sviluppato un sistema operativo ad hoc per controllare i suoi umanoidi.
Altri player del settore sono la Honda, che commercializza Asimo (il robot che gioca a calcio) e Panasonic, che ha realizzato Hospi-R, una macchina che porta le medicine ai pazienti utilizzata in ospedale. Anche Google punta sul settore, dopo l’acquisizione di Schaft Inc, produttore di umanoidi giapponese.