L’Europa occidentale e i Paesi nordeuropei hanno segnato un nuovo record nell’impiego di robot a livello di produzione industriale.
Il Report “Robot density in the manufacturing industry”
Secondo il Report dell’International Federation of Robotics (Ifr), complessivamente l’industria europea impiega 429 robot ogni 10 mila impiegati.
Tre volte di più del Nord America, quasi, che conta in media 153 macchine ogni 10 mila impiegati nell’industria, e ben al di sopra del risultato asiatico, che si ferma a 119.
A livello mondiale, il dato medio sulla densità di robot nell’industria su 10 mila impiegati è di 113 unità.
“La densità esprime il numero di robot industriali operativi rispetto al numero di lavoratori“, ha spiegato in una nota Milton Guerry, Presidente dell’Ifr. “Questa misurazione consente di confrontare Paesi con dimensioni economiche diverse nella corsa all’automazione delle proprie economie“.
I robot nell’industria, Paese per Paese
Scendendo a livello di singolo Paese, però, ecco che l’Asia fa pesare l’accelerazione nell’automazione industriale. Dato che non emerge subito, se consideriamo solo la media come area geografica.
Il record spetta a Singapore, con 918 macchine ogni 10 mila impiegati nell’industria, durante il 2019, soprattutto nei segmenti semiconduttori e computer.
Segue la Corea del Sud, con 868 unità, principalmente nell’industria dei chip e dell’automotive, compresa quella delle batterie per veicoli elettrici.
Sul podio più basso il Giappone, che registra 364 robot ogni 10 mila impiegati nell’industria, ma ex equo con la Germania, primo Paese europeo.
L’automazione dell’industria giapponese è particolarmente alta nel settore manifatturiero. Qui è alto anche il dato sull’impiego di unità per produrre altri robot, tanto che rappresenta il 34% del mercato mondiale.
In Germania, invece, c’è il dato più elevato d’Europa nella robotica industriale. Il 38% di tutti i robot industriali si trova qui e la densità è tra le più alte al mondo nell’automotive.
Il dato italiano e l’ascesa cinese
In questa speciale classifica, l’Italia occupa l’undicesima posizione nel mondo, con 212 macchine impiegate ogni 10 mila occupati nell’industria, e il quinto posto in Europa, dopo Germania, Svezia (274), Danimarca (243) e Belgio (214).
Se gli Stati Uniti per un soffio rientrano nella Top Ten mondiale, con una media di 228 robot, è la Cina che potrebbe registrare il tasso di crescita più alto nei prossimi anni.
Pechino conta una media di 187 robot ogni 10 mila impiegati nell’industria, ma altri due potentati asiatici (sempre più sotto pressione cinese), Hong Kong e Taiwan, si trovano rispettivamente in settima e ottava posizione a livello mondiale, con 242 e 234 robot.
I settori industriali che favoriranno tale crescita potranno essere secondo lo studio l’automotive (soprattutto mobilità elettrica), le batterie, i dispositivi elettronici, i semiconduttori e microchip.