Si chiama Robby, è alto 1 metro e 20, si muove su ruote, parla correttamente italiano, inglese e tedesco, lavora in un hotel sul Lago di Garda ed è il primo robot-concierge al mondo. Sviluppato dalla Giapponese Softbank Robotics, con l’aiuto dalla compagnia italiana Jampaa che ha curato la programmazione del software, Robby verrà utilizzato per tutta la stagione per aiutare lo staff della reception a rispondere alle classiche domande semplici e ripetitive dei clienti, come quelle sulla posizione del centro benessere, i ristoranti e i loro orari di apertura.
Il robot raggiunge una velocità massima di 3 km/h e ha 12 ore di autonomia. Dotato di quattro microfoni, tre telecamere e venti motori per muovere braccia, testa e schiena, interagisce con gli umani tramite la sua voce, oltre che con un tablet che ha all’altezza del petto.
Robby Pepper risponderà inizialmente alle domande a cui è stato istruito, ma imparerà tanto dicono gli sviluppatori. Il piccolo robot che utilizza la tecnologia del ‘Machine learning’ imparerà man mano che le persone gli faranno domande. Alla fine della stagione sarà in grado di rispondere a tutte quelle domande che solitamente i clienti degli alberghi fanno.
L’uso di questi robot sta crescendo nei settori dei servizi come il turismo, dove in molti casi il personale può essere sommerso di lavoro e rischia di dover rispondere sempre alla stesse domande degli ospiti delle strutture. Attualmente la maggior parte degli automi servono principalmente come novità pensate per meravigliare i clienti. Rappresentano un’espansione nell’automazione, ma probabilmente si aumenterà il loro uso solo quando verrà sviluppata una migliore intelligenza artificiale.
La FIR (Federazione Internazionale di Robotica), che ha sede a Francoforte, prevede che le vendite di robot di servizio professionali cresceranno dal 20 al 25 percento all’anno da qui fino al 2020. Ciò include categorie così diverse come robot di difesa, robot di pulizia, robot medici e robot dei sistemi logistici. Nel 2016 sono stati venduti 7.200 robot di Public Relations come il piccolo ‘Robby’ della Softbank’s Pepper, utilizzati come Hostess e Stuart durante un evento e per dare informazioni semplici, con un aumento del 135% rispetto all’anno precedente.