La presidenza lettone spera ancora di chiudere in corner i negoziati fra Consiglio e Parlamento europeo sul pacchetto “Connected continent” prima della scadenza del suo mandato. Mandato che però è agli sgoccioli (il termine è fissato al 30 giugno). L’obiettivo è superare l’impasse sui temi più spinosi del pacchetto Tlc, vale a dire net neutrality e roaming, che sono in stallo. Difficile mettere tutti d’accordo, i 28 stati membri si muovono in ordine sparso.
La speranza della presidenza lettone è fissare una data ben precisa per raggiungere l’obiettivo finale dello zero roaming.
Per tentare ancora una volta di trovare la quadra, domani è in programma una colazione informale dei 28 ministri in Lussemburgo, in occasione del Consiglio Tlc, promosso dalla presidenza lettone al quale dovrebbe partecipare anche il commissario per l’Economia Digitale Guenther Oettinger.
Non più tardi della scorsa settimana c’è stato un nuovo stop ai negoziati fra Consiglio e Parlamento sull’abolizione del roaming, che al momento sembra slittata a non prima del 2018. Da ultimo è stata la Francia a mettersi di traverso sul compromesso di rimodulare le tariffe a favore dei consumatori, in attesa di arrivare all’abolizione.
Domani sarà anche l’occasione per raccogliere i commenti dei singoli stati sulla strategia in 16 punti per il digital single market presentata lo scorso 6 maggio dal presidente del Consiglio Jean Claude Juncker.
Il Consiglio di domani sarà inoltre chiamato ad adottare le conclusioni raggiunte il 27 novembre scorso in materia di Internet Governance, sul trasferimento di funzioni dalla IANA (Internet Assigned Number Authority) ad una comunità multistakeholder per la gestione di Internet.