Due famiglie su dieci hanno optato per il risparmio energetico. Il report Istat “Popolazione e ambiente: preoccupazioni e comportamenti dei cittadini in campo ambientale” rileva che nel corso degli ultimi cinque anni, il 22% delle famiglie ha effettuato investimenti in denaro per ridurre le spese energetiche, sostituendo apparecchi ed elettrodomestici con modelli più efficienti o isolando termicamente l’abitazione.
Le famiglie che hanno dichiarato di aver effettuato investimenti in denaro per ridurre le spese energetiche sono il 54% per quel che riguarda l’energia elettrica, il 20% per il riscaldamento dell’abitazione, il 15% per il riscaldamento dell’acqua e il 10% per il condizionamento.
L’istituto di statistica sottolinea che la necessità di ridurre le spese energetiche ‘è da porre in relazione con il recente complessivo peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie’. Nondimeno, l’efficientamento energetico rappresenta un tema di grande attualità, strettamente correlato all’esigenza di riduzione dei consumi energetici, come strumento per garantire la sostenibilità energetica e per agire sul contenimento dell’inquinamento atmosferico e, di conseguenza, del cambiamento climatico.
Il maggior contributo sul fronte dell’efficientamento del settore residenziale proviene dal Nord-ovest e dal Nord-est (rispettivamente, 25 e 24 famiglie su 100); il minore dal Meridione (18,2%). Le regioni che mostrano la maggiore propensione ad effettuare investimenti per aumentare l’efficienza energetica sono Liguria (circa 34%), provincia di Trento (33,5%), Valle d’Aosta, Lombardia e Piemonte (tutte 32%) ed Emilia Romagna (31%). Gli investimenti sono ancora contenuti, invece, in Sicilia (17,3%), Abruzzo (23%) e Puglia (23%).