A meno di un anno dall’inizio dei Giochi olimpici e Paralimpici di Rio de Janeiro 2016, è stata attivata la smart city digitale che dovrà assicurare, durante la manifestazione sportiva (5-21 agosto 2016), l’accesso agli impianti di decine di migliaia di persone ed atleti, il massimo livello di sicurezza, l’efficienza dei servizi, il controllo dei consumi e dei processi informatici, il lavoro dei media e molto altro.
Un evento di grandi proporzioni, che prevede il coinvolgimento di circa 30.000 media company, 14.700 atleti, 300.000 accrediti, 70.000 volontari e 37 strutture per le competizioni sportive.
L’IT Integration Testing Lab, questo il nome del centro, dovrà effettuare 200.000 ore di test e si appoggerà su 250 server. Realizzata da Atos, partener tecnologico del Comitato Olimpico Internazionale, la cittadella digitale di 1.272 m² si compone di 42 celle comprendenti tutti gli sport e 12 celle riservate agli accrediti e ai sistemi di informazione sui risultati di gara.
Tante la attività svolte dal centro: gestione del portale per il reclutamento e la formazione di 70.000 volontari; gestione di 300.000 pass di ingresso delle persone coinvolte nei Giochi (atleti, giudici di gara, media e top partner); controllo dei sistemi che invieranno i risultati delle competizioni in tutto il mondo in meno di un secondo e che permetteranno di utilizzare i dati in televisione, online e sui differenti dispositivi.
Quelli di Rio saranno i primi giochi estivi in cui i sistemi chiave, incluso il portale dei volontari e quello di accreditamento, saranno gestiti in modalità cloud. Sarà, inoltre, l’ultima volta che l’IT Integration Testing Lab avrà sede nella città ospitante i Giochi, poiché tutti i sistemi IT e le applicazioni dedicate saranno gestiti tramite nuvola.
La smart city, infine, sarà dotata di una piattaforma per la security che garantirà la difesa dei sistemi da ogni possibile attacco informatico. Denominata AHPS (Atos High Performance Security) SIEM (Security Information & Event Management), durante le Olimpiadi di Londra 2012 la piattaforma ha rilevato e neutralizzato più di 4.500.000 attività anomale, ovvero potenziali minacce/attacchi e dal 2002 ha fatto sì che nemmeno una singola interruzione dei servizi IT per i Giochi Olimpici sia avvenuta per motivi di sicurezza.