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Rinnovabili, solo nel settore elettrico 35 mila occupati stabili in Italia

Aumenta la quota di fonti energetiche rinnovabili (Fer) nel nostro Paese. nel 2016 hanno soddisfatto più di un terzo della domanda di energia elettrica e secondo il nuovo Rapporto del GSE sono oltre 35 mila gli occupati stabili solo nel settore elettrico.

Il documento del Gestore servizi energetici ha lo scopo di “rendere conto in modo trasparente, alle Istituzioni e agli italiani, di come vengono investite le risorse pubbliche nel settore delle sostenibilità ambientale, ha sottolineato il Presidente Francesco Sperandini, ribadendo in una nota la volontà “di porsi come ponte per le nuove generazioni, in modo tale che queste possano godere anche in futuro di risorse dell’ambiente in quantità e qualità analoghe o superiori a quelle di cui noi oggi godiamo”.

All’interno del Rapporto si legge che per ogni 10 kWh consumati, più di 3 sono stati prodotti dalle fonti rinnovabili, per un totale di quasi 106 TWh, che corrispondono ai consumi elettrici di cinque regioni grandi come il Lazio.

Il Gestore, si precisa nel testo, “ha erogato 15,9 miliardi di euro di incentivi, recuperando 1,5 miliardi di euro dalla vendita di energia ritirata”, per un netto di incentivi in bolletta di 14,4 miliardi di euro.

A partire da quest’anno si stima una graduale riduzione degli oneri in bolletta.

 

Sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici e della sostenibilità ambientale, il GSE, in qualità di responsabile del collocamento delle quote di CO2 italiane, ha messo all’asta sulla piattaforma comune europea oltre 77 milioni di quote di emissione, con un ricavo totale destinato al bilancio dello Stato di 412 milioni di euro.

Durante lo scorso anno il Gestore ha riconosciuto 5,5 milioni di certificati bianchi, il 56% in ambito industriale e il 40% in ambito civile, per un risparmio di 2 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.

Per quanto riguarda la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati, infine, il GSE ha ricevuto 14.955 richieste, ai quali corrispondono circa 70 milioni di euro di incentivi, quasi tutti per l’installazione di generatori a biomasse e pannelli solari termici.

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