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Rinnovabili: pannelli solari di terza generazione sotto la lente dell’Università di Siena

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Uno studio dell'Ateneo senese propone un metodo di valutazione dei pannelli solari di terza generazione che mette a confronto performance energetica e tutela dell'ambiente.

I pannelli fotovoltaici di terza generazione hanno grandi vantaggi anche se al momento manca il perfezionamento nella produzione industriale standardizzata. E’ quanto emerge da uno studio di un gruppo di ricerca dell’Università di Siena capitanato dal professor Riccardo Basosi che ha sottoposto a un’attenta analisi i suddetti pannelli, costituiti dalle DSSC (Dye Sensitized Solars Cells).

I vantaggi sono da ricercare, secondo lo studio pubblicato sulla rivista internazionale ‘Renewable and Sustainable Energy Reviews’ sia nella efficienza energetica che nella prestazione green visto che i metodi di costruzione ed assemblaggio attuali permettono un migliore riciclo degli elementi a fine ciclo.

In anni recenti – ha spiegato il professor Basosiè stato fatto un lavoro immenso per individuare le celle solari più efficienti, e le attività di ricerca e sviluppo hanno consentito la progettazione di sistemi solari ad alta efficienza che stanno per essere immessi sul mercato. Nel nostro studio abbiamo voluto adottare un punto di vista preciso, quello della durata delle celle solari, mettendolo a confronto con l’efficienza produttiva, per offrire a chi si occupa dello sviluppo delle nuove tecnologie una valutazione complessiva dei prodotti, sia in base all’impatto ambientale sia alla produttività’.

Grazie allo studio del team dell’Università di Siena vengono anche individuati fattori di miglioramento dell’efficienza energetica: ad esempio, passando dal vetro a un substrato polimerico per il supporto, l’impatto ambientale causato dai consumi energetici può essere ridotto del 35%.

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