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Rinnovabili: l’Europa studia reti smart, Italia capofila del progetto

di Redazione |

Finanziato con 12,6 milioni di euro nell'ambito del progetto Horizon 2020, SmartNet vede la partecipazione di 22 partner industriali e accademici di 9 Paesi.

Sfruttare al meglio le energie rinnovabili ripensando l’architettura delle reti elettriche. E’ l’obiettivo di SmartNet, il nuovo progetto europea di ricerca triennale coordinato dall’Italia con Rse (Ricerca sul Sistema Energetico). Finanziato con 12,6 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon 2020, SmartNet vede la partecipazione di 22 partner industriali e accademici di 9 Paesi.

‘La crescita delle fonti rinnovabili ha messo il sistema elettrico di fronte alla necessità di una vera e propria rivoluzione, sia strutturale che tecnologica’, spiega il coordinatore di SmartNet, Gianluigi Migliavacca di Rse. ‘La produzione di questa energia ‘verde’ non è programmabile e neppure facilmente prevedibile, per questo – aggiunge l’esperto – la sua integrazione nel sistema elettrico impone un ripensamento delle interazioni tra produttori, consumatori, operatori del sistema di trasmissione e di distribuzione. Con SmartNet vogliamo fornire strumenti e soluzioni avanzate per migliorare il coordinamento tra gli operatori della rete elettrica a livello nazionale e locale, in modo da ottimizzare il bilanciamento tra produzione e richiesta di energia’.

SmartNet simulerà e metterà a confronto diverse architetture di rete basandosi su tre casi nazionali: Italia, Danimarca e Spagna. Poi affronterà questioni tecnologiche più concrete grazie a tre esperimenti sul campo: in Italia si farà un test di comunicazione tra rete di distribuzione e di trasmissione in Valle Aurina, Alto Adige; in Danimarca si renderanno più flessibili e intelligenti i consumi energetici delle piscine inutilizzate delle case vacanza; in Spagna si farà un’operazione simile con le stazioni radio base della telefonia mobile.

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