È successo sabato scorso 28 ottobre, grazie al solo vento siamo riusciti a soddisfare un quarto dell’intero fabbisogno di energia elettrica in tutta Europa. Per l’esattezza il 24,6%, di cui l’88,7% dell’energia elettrica generata da piattaforme a terra, mentre l’11,3% da piattaforme offshore.
L’energia elettrica pulita generata è stata utilizzata per alimentare 197 milioni di case in tutta l’Unione europea.
Il dato annunciato da Wind Europe è il più alto mai raggiunto, superando il precedente record di 20% di energia elettrica pulita tramite eolico del 7 ottobre scorso.
La stessa Wind Europe ha dichiarato che il risultato è stato frutto non di un ampliamento della rete, con l’aggiunta di nuove torri, ma dal maltempo che nei giorni scorsi si è abbattuto su tutto il Nord Europa, con venti forti settentrionali a spingere le pale dell’eolico davvero forte per diversi giorni.
Un recente studio della fondazione americana Carnegie Institution for Science suggerisce che l’utilizzo delle pale eoliche in oceano aperto potrebbe garantire energia pulita per l’intera domanda di elettricità di tutto il pianeta.
Questo perché durante l’inverno, soprattutto nel Nord dell’Atlantico, i venti di tempesta che da quelle parti soffiano costanti per settimane, potrebbero davvero generare energia in grande quantità, tali da soddisfare l’intera domanda mondiale.
In estate, suggeriscono i ricercatori, quando l’intensità del vento cala, l’offshore oceanico comunque potrebbe coprire la domanda di Europa e Stati Uniti, che non è poco.
Tornando al nuovo record per l’eolico registrato in Europa, sono state Danimarca e Germania ad aver toccato le punte massime. Il sovraccarico della rete che ne è conseguito ha fatto letteralmente crollare il prezzo dell’energia in borsa, mediamente di 50 euro/MWh (picco di 100 euro/MWh in Germania).
Il sovraccarico è stato di una portata tale che i prezzi dell’energia elettrica sono passati in negativo.
Il getto massimo di energia elettrica da fonte eolica si è avuto in Germania, con 793 GWh, mentre in Danimarca si è avuta la copertura maggiore della domanda nazionale con il 109%.
Tornate condizioni meteo normali, ieri il vento ci ha permesso di coprire il 13,3% della domanda europea di energia elettrica. Anche in questo caso, i Paesi che più hanno contribuito sono stati Danimarca, Germania, Portogallo e Spagna. L’Italia ha registrato un tenue 2,8%, il peggior dato dell’Europa occidentale.