Nonostante le buone intenzioni e le dichiarazioni rilasciate in ogni sede, da quelle nazionali a quelle europee ed internazionali, l’Italia ancora non fa abbastanza per promuovere le fonti energetiche rinnovabili (Fer).
La recente bozza di decreto sulle rinnovabili, circolata nelle settimane passate e probabilmente in approvazione definitiva entro ottobre, è un primo passo verso un Piano nazionale “Clima-Energia” di cui il Paese ha fortemente bisogno per uscire dalle secche dell’economia dei fossili e per promuovere economia decarbonizzata (low carbon economy).
In base ai nuovi dati dell’Osservatorio Fer Anie, nei primi otto mesi del 2018, le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico hanno raggiunto complessivamente circa 518 MW, registrando di fatto un crollo del 17% in termini di potenza installata rispetto allo stesso periodo del 2017.
Per quanto riguarda il fotovoltaico, nel mese di agosto ha superato i 38 MW, raggiungendo quota 259 MW complessivi, per un -11% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.
In aumento invece il numero di unità di produzione connesse (+7%).
Complessivamente, è risultato in calo anche l’eolico che, con 26 MW connessi a luglio e 10 MW ad agosto, raggiunge quota 137 MW, per un deciso -52% rispetto allo stesso periodo del 2017).
Per questo comparto si registra inoltre un notevole decremento (-96%) anche delle unità di produzione.
Assolutamente positivo, invece, l’inizio dell’anno per l’idroelettrico che, con ben 78 MW di agosto, ha raggiunto circa 122 MW complessivi, per un +152% rispetto ai valori registrati nei primi otto mesi del 2017.
Le regioni che hanno registrato il maggior incremento di potenza rispetto all’anno precedente, secondo i dati Anie, sono Campania, Lombardia e Piemonte.
Gli impianti idroelettrici di taglia inferiore a 1 MW connessi nel 2018 costituiscono l’8% del totale installato fino ad agosto 2018. Da segnalare l’attivazione nel mese di agosto 2018 di un impianto idroelettrico da circa 76,5 MW in Piemonte in provincia di Torino.