Durante l’estate scorsa è aumentata la domanda di energia green da parte degli italiani. Nei mesi luglio-agosto-settembre le rinnovabili hanno fatto registrare un +9%. Il dato è stato rilevato da Anie Rinnovabili, l’associazione che raggruppa le imprese costruttrici di componenti e impianti chiavi in mano, fornitrici di servizi di gestione e di manutenzione, produttrici di elettricità in Italia e all’estero nel settore delle fonti rinnovabili: fotovoltaico, eolico, biomasse, geotermoelettrico, idroelettrico e solare termodinamico.
A fare da traino sono stati soprattutto l’eolico con un + 54% e l’idroelettrico a +11%. Discorso a parte per il fotovoltaico, per il quale, dopo aver ottenuto nel secondo trimestre del 2016 un incremento del 30% della nuova potenza installata rispetto al primo trimestre dell’anno in corso, si evidenzia un calo del 24% nel terzo trimestre del 2016.
Invece guardando i dati da inizio anno a fine settembre si nota che le nuove installazioni di eolico, fotovoltaico e idroelettrico hanno avuto un piccolo incremento (+1%) rispetto allo stesso periodo del 2015.
Diverso è il discorso se si prende in considerazione la potenza dei nuovi impianti installati.
Si conferma il trend tendenziale negativo per l’eolico con la potenza dei nuovi impianti installati in diminuzione del 13% nei primi nove mesi del 2016 (circa 215 MW) rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre le unità di produzione da fonte eolica connesse in rete sono aumentate dell’1%. Le richieste di connessione di unità di produzione di taglia superiore ai 200 kW costituiscono l’85% degli impianti installati. Considerata la conformazione del territorio nazionale, il 91% della potenza connessa è localizzata nelle regioni del Sud Italia.
Si registra anche la tendenza negativa anche per il comparto idroelettrico che vede ridursi del 38% la nuova potenza installata. Il numero di unità di produzione rispetto allo stesso periodo del 2015 ha subito un decremento del 6%.
Le regioni che hanno registrato il maggior incremento di potenza rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono Friuli Venezia Giulia, Lazio, Sicilia e Valle d’Aosta. Gli impianti idroelettrici di taglia inferiore ai 3 MW connessi nei primi nove mesi del 2016 costituiscono il 72% del totale.