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Rinnovabili, 10 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo nel 2016

Le fonti energetiche rinnovabili (Fer) possono aiutarci a mitigare gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici e allo stesso tempo sono leva strategica per tornare a crescere. E’ quanto affermato in occasione del 13° meeting dell’International Renewable Energy Agency (Irena), in svolgimento ad Abu Dhabi, dove è stato presentato lo studio “Renewable Energy and Jobs – Annual Review 2017”.

La novità è che i posti di lavoro nel settore delle Fer sono raddoppiati negli ultimi quattro anni, arrivando nel 2016 a quota 9,8 milioni (+1,1% sul 2015). Se il trend rimane questo, ha spiegato il direttore generale di Irena, Adnan Z. Amin, “i posti di lavoro nel settore delle Fer potrebbero arrivare a 24 milioni nel 2030”.

Non considerando il grande idroelettrico (il large hydropower impiega 1,5 milioni di persone), la stragrande maggioranza degli 8,3 milioni di posti di lavoro si hanno tra Cina, brasile, Stati Uniti, Giappone e Germania. Solo il la Cina ha contato nel 2016 3,64 milioni di addetti nel comparto rinnovabili, con una crescita del 3,4% su base annua.

A contare il maggior numero di green workers è il segmento del fotovoltaico, con 3,1 milioni di addetti (+12% sul 2015), un dato che negli Stati Uniti è cresciuto 17 volte più rapidamente che in qualsiasi altro mercato (260 mila nuovi posti di lavoro, + 25% sul 2015).

L’eolico fa 1,2 milioni di impiegati, con un incremento del 7% sull’anno passato.

Nel paniere dei green jobs però Irena ha inserito anche i bio fuel, che impiegano 1,7 milioni di addetti, seguiti dalle biomasse (700 mila impiegati) e dal biogas (300 mila lavoratori).

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