FrancoAngeli editore
Pubblicato: giugno 0216
Pagine: 240
ISBN: 9788891710376
Prezzo: € 31,00
Nel volume sono presenti due fatti concreti di trasformazione urbana che riflettono le nuove condizioni di cambiamento nel Mezzogiorno, nelle regioni mediterranee caratterizzate da forte crisi sociale, ambientale, economica e soprattutto culturale: Brancaccio, noto quartiere di Palermo, e Favara, comune della provincia di Agrigento, possono essere considerati due contesti urbani che bene rappresentano il margine estremo dell’Europa.
In queste realtà del tutto particolari ogni piccola cosa che ha il senso “anticiclico” potrebbe assumere un valore di innovazione conquistata, raggiunta e durevole.
Il volume raccoglie esperienze e testimonianze di più autori che a vario titolo operano concretamente la trasformazione urbana in modo diretto (istituzioni) o indiretto (università e operatori del sociale). I contributi, che vanno dalla ricerca alla didattica, esprimono una direzione del cambiamento tangibile anche se per frammenti e lacerti.
Qui per progetto di restauro, di architettura, di città, di territorio e di paesaggio si intende agire lentamente e gradualmente per sostenere una naturale e spontanea tendenza alla innovazione sociale che è una azione collettiva di stampo comunitario che deve interessare particolari soggetti portatori di eccellenze in un tempo lungo che attraversi le generazioni.
I piccoli passi fatti nei due contesti particolari rappresentano, forse con qualche forzatura che si offre al dibattito, una prospettiva di arricchimento degli approcci alla innovazione disciplinare nel solco tracciato dalla storia, dalla città e dalle loro architetture implicitamente sociali.
Renata Prescia, architetto, dottore di ricerca in Conservazione dei beni architettonici, è professore associato in Restauro architettonico, afferente al Dipartimento di Architettura della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Palermo. I suoi interessi di ricerca sono prevalentemente orientati sui temi dei rapporti tra preesistenze monumentali e nuova edificazione, con specifica attenzione alle componenti sociali. Tra le pubblicazioni più recenti: Restauri a Palermo (2012), Umanesimo e città storiche (2013), Il restauro del moderno. Problemi di tutela, problemi di progetto (2013).
Ferdinando Trapani, architetto, dottore di ricerca in Pianificazione urbana e territoriale a Palermo, è professore associato in urbanistica, afferente al Dipartimento di Architettura della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Palermo. Già responsabile scientifico della ricerca per il turismo relazionale integrato nel settore territorio, ha collaborato a diverse iniziative di progettazione comunitaria e ha fatto parte del gruppo di lavoro per l’osservatorio regionale sul social housing. È componente dell’Osservatorio regionale sulla qualità del paesaggio.