L’obiettivo del nuovo progetto “Co-City”, che sarà presentato a Torino il prossimo 31 marzo, è promuovere la realizzazione di interventi innovativi in chiave smart city in diversi quartieri della città e favorire un’ampia partecipazione di soggetti attivi sul territorio.
Un’iniziativa finanziata dal programma europeo Urban Innovative Actions (UIA) e che vede tra i partner ufficiali l’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), il Comune di Torino, l’Università degli studi di Torino, la Fondazione Cascina Roccafranca e la Rete delle Case del Quartiere.
Si tratta di uno dei quattro progetti italiani (gli altri sono stati realizzati da Milano, Bologna e Pozzuoli) vincitori del primo bando UIA, programma europeo di supporto all’innovazione urbana, il cui secondo round sui temi dell’economia circolare, della mobilità sostenibile e dell’inclusione dei rifugiati rimarrà aperto fino al 14 aprile.
Durante l’esecuzione del progetto, che terminerà nel 2019, si legge in una nota stampa dell’Anci, cittadini e amministrazione comunale stabiliranno dei “patti di collaborazione” per la riqualificazione di strutture dismesse o parzialmente in disuso, nonché di altre tipologie di spazi inutilizzati.
Si intende così, nelle intenzioni dei partner dell’iniziativa, “favorire una attuazione originale del “Regolamento Beni Comuni”, adottato da oltre cento amministrazioni locali in tutta Italia, e dei suoi strumenti partecipativi che con “Co-City” assumono il ruolo di driver di nuove forme di crescita urbana condivisa”.
A questo c’è da aggiungere che nella giornata di ieri l’amministrazione torinese ha aderito, insieme ad altre sessanta città europee, alla “Dichiarazione di Siviglia” documento comune finalizzato al rilancio in chiave di sostenibilità delle politiche di economia circolare all’interno dei centri urbani.
Tra le priorità selezionate nella Dichiarazione, si evidenzia la promozione di attività socio-economiche rispettose dell’ambiente e la generazione di posti di lavoro verdi (green jobs); la necessità di aumentare gli sforzi per ridurre l’impatto ambientale, climatico e sulla salute delle persone degli attuali modelli di sviluppo urbano; la centralità di una collaborazione più ampia tra le amministrazioni e di un maggior numero di partenariati pubblico-privato, in applicazione dell’Agenda Urbana Ue che indica obiettivi specifici fino al 2030.
A partire da tutti questi elementi di impegno per una crescita sostenibile e partecipata, il prossimo 31 marzo, in occasione del lancio del progetto “Co-City”, i partner illustreranno azioni e soluzioni che contribuiranno a posizionare Torino tra le città europee più all’avanguardia sui temi della gestione dei beni comuni e dell’innovazione sociale, a partire dal contrasto alla povertà e dal riutilizzo dei beni comuni.
Alla manifestazione prenderanno parte anche esperti italiani ed internazionali, rappresentanti di città italiane, come Milano, Bologna e Reggio Emilia, ed europee, tra cui Atene, Barcellona e Lisbona. Un’occasione per condividere anche best practice, tramite cui sono state sviluppate strategie innovative di gestione dei beni comuni, soluzioni e approcci di successo con cittadini e associazioni del territorio, interessate a collaborare con l’amministrazione e la cittadinanza nella gestione strategica delle risorse urbane.