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Riforma accrual. L’evento Assinter: “servono competenze e cambiamento culturale per avviare la sperimentazione nel 2026”

La riforma accrual. L’evento Assinter

A partire dal 2025, il sistema di contabilità delle pubbliche amministrazioni italiane subirà una trasformazione radicale con l’introduzione del principio di contabilità economico-patrimoniale “accrual”. Questo modello contabile, già adottato a livello internazionale, consentirà una registrazione più accurata e tempestiva degli eventi economici, garantendo maggiore trasparenza e coerenza nella gestione delle risorse pubbliche.

Assinter Italia ha organizzato a Roma l’evento “Verso la riforma accrual. La riforma PNRR 1.15. Una gestione e rendicontazione più trasparente ed efficace”, per approfondire le sfide e le opportunità legate all’adozione generalizzata della contabilità economico-patrimoniale secondo i principi internazionali IPSAS/EPSAS.

Esponenti istituzionali, imprese e associazioni hanno discusso di come sviluppare le competenze necessarie alla gestione della contabilità “accrual”, dell’importanza di aggiornare i sistemi informatici, con software in grado di supportare la doppia registrazione, delle modalità di revisione dei processi interni, per integrare le rilevazioni economiche e patrimoniali nella gestione ordinaria degli enti locali, su come sostenere, a livello normativo e organizzativo, la fase sperimentale che inizierà a partire dal 2026.

La riforma accrual rappresenta un cambiamento fondamentale nella contabilità pubblica, favorendo una gestione economica più trasparente ed efficace, allineando il settore pubblico agli standard internazionali e consentendo una rappresentazione più completa del patrimonio e delle passività delle amministrazioni pubbliche.
Assinter Italia si è resa promotrice di questo momento di dialogo sul tema, favorendo il confronto tra istituzioni, esperti e stakeholder al fine di affrontare questa sfida con un approccio strategico, consapevole dell’impatto significativo che la riforma accrual avrà sulle Pubbliche Amministrazioni
“, ha spiegato Pietro Pacini, Presidente Assinter Italia introducendo il convegno.

La contabilità pubblica accrual assuma un ruolo autonomo e distaccato dalle vicende quotidiane del paese. La nuova contabilità economico-patrimoniale rappresenterà un cambiamento nella rilevazione dei fatti e degli eventi nella gestione delle amministrazioni pubbliche e contemporaneamente un allineamento alle regole e ai principi internazionali”, ha detto in apertura dei lavori Tommaso Miele, Presidente aggiunto della Corte dei Conti.

Una riforma che non dovrebbe essere modificabile da interessi contingenti. Il percorso prevede che la nuova contabilità sia un sistema completo economico, patrimoniale e finanziario. Gli operatori degli enti pubblici dovranno essere formati, la formazione sarò centrale per il successo della riforma”, ha quindi precisato il Presidente della Corte.

Cosa cambia con il principio accrual?

Il criterio accrual, a differenza della contabilità finanziaria tradizionale, registra entrate e spese nel momento in cui si verificano, indipendentemente dal flusso di cassa. Ciò significa che ogni transazione viene contabilizzata nel periodo a cui si riferisce, offrendo un quadro più realistico della situazione economico-finanziaria delle amministrazioni pubbliche.

La riforma è parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e risponde alle direttive europee sulla standardizzazione dei bilanci pubblici (Direttiva 2011/85/UE). L’obiettivo è creare un sistema contabile uniforme e allineato ai principi contabili internazionali IPSAS/EPSAS, migliorando la valutazione del patrimonio pubblico e la gestione finanziaria dello Stato.

Dal 2027 la contabilità accrual dovrà essere attuata da tutte le amministrazioni pubbliche, ma sulle effettive modalità c’è ancora molta incertezza.

Una riforma a costo zero? Anche su questo argomento non c’è omogeneità di vedute e in molti si dicono scettici, se non preoccupati. Serviranno delle risorse per la sua implementazione, in particolare per i software e la formazione del personale, ha spiegato nel suo keynote speech Davide Di Russo, componente standard Setter Board e Commissione Arconet e Coordinatore scientifico osservatorio “Enti pubblici e società partecipate” CNDCEC.

I costi quindi ci saranno, ma i vantaggi che deriveranno dall’ottimizzazione dell’adozione di questo nuovo sistema contabile saranno funzionali ad un cambiamento fondamentale verso una gestione delle risorse pubbliche come detto più chiara e responsabile.

Ulteriori problemi si potrebbero avere nella fase operativa della riforma e come ha sottolineato Di Russo bisogna avere “il coraggio e la consapevolezza” di portare a termine questa riforma fino a compimento.

La riforma va percepita, infatti, come stabile nel tempo, “deve andare a regime”, non intesa come una sperimentazione transitoria, anche per apprezzarne i vantaggi amministrativi, tassello fondamentale della riforma complessiva della PA, che in questo modo potrà davvero diventare efficiente e volano del rilancio del Paese e dell’economia.

Entro il 31 marzo, ha ricordato Di Russo, le amministrazioni provvederanno alla realizzazione di una analisi degli interventi di adeguamento dei propri sistemi informativi per il recepimento degli standard contabili (milestone M1C1-108).

Riguardo le risorse finanziarie, Di Russo precisa che sono previste, ma ancora non stabilite e questo potrebbe rallentare l’avvio della sperimentazione.

La contabilità economico-patrimoniale è utile al sistema. Si tratta di un passaggio culturale: “La contabilità finanziaria fino ad oggi è funzionata bene, ma dovevamo adeguarci all’Europa e dovevamo ammodernare il sistema. Con i vincoli europei gli enti locali sono in difficoltà e si devono autofinanziare, per questo è necessaria la riforma”.

Cambiamenti e vantaggi nelle PA con accrual

Di Russo ha poi moderato il primo panel dell’evento, dal titolo “Il cambiamento Accrual nelle Pubbliche Amministrazioni” a cui hanno preso parte Alessandro Canelli, sindaco di Novara e Presidente IFEL, Andrea Ferri, Responsabile della finanza locale ANCI, Cinzia Simeone, Dirigente Ragioneria Generale dello Stato e presidente Commissione ARCONET, Rocco Aprile, Direttore Generale del Servizio Studi Dipartimentale, Daniela Bolognino, Ricercatrice di diritto amministrativo dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale e Docente di contabilità pubblica Luiss Guido Carli, e Simone Simeone, Presidente ARDEL associazione nazionale ragionieri degli enti locali.

L’implementazione del nuovo sistema prevede:

L’adozione del principio Accrual non si limiterà a rendere più trasparente la gestione finanziaria della Pubblica Amministrazione, ma apporterà benefici su più livelli:

L’esperienza di diversi Paesi dimostra che l’adozione di questo sistema contabile è un passaggio chiave per una governance pubblica più efficiente e moderna. L’Italia, con questa riforma, compie un passo fondamentale verso una gestione delle risorse pubbliche più chiara, responsabile e orientata al lungo periodo, in linea con i principi di contabilità degli altri Paesi europei.

Il tema centrale è decidere quale contabilità finanziaria scegliere e quando iniziare a curare nel futuro prossimo o lontano l’integrazione con quella patrimoniale.

Sono state indicate quattro fasi di questo processo. Una iniziale di analisi e approfondimento, durata due anni, che ha consentito di effettuare uno studio sulla distanza del nostro sistema da quello accrual e un piano di azione per stabilire gli interventi.

La seconda fase vede lo sviluppo degli standard e il piano dei conti multidimensionale. La terza prevede la formazione degli operatori delle PA e un intervento incluso nell’ultimo target cioè gli schemi di bilancio. La quarta partirà dal 2027 e dobbiamo entro il 2026 definire l’atto normativo.

Gli ITAS vanno rivisti, perché non sono mai stati attuati. Sono una buona determinazione di principio, ma si attende una loro prova, è stato precisato nel panel. È un nuovo sistema con pregi e difetti. Una riforma capillare che coinvolge una moltitudine di soggetti e che necessità di una sperimentazione sul campo.

Prevista o meno, si è sottolineato nel panel, la sperimentazione avverrà di fatto già nel 2026.

Il ruolo di Assinter

Pietro Pacini ha infine moderato il secondo panel dal titolo “Il ruolo di Assinter nell’entrata in vigore della riforma Accrual”, a cui hanno preso parte aziende e società in-house che dovranno fornire la parte software fondamentale all’attuazione della riforma in ogni sua fase.

Un momento di confronto su come sviluppare le competenze necessarie alla gestione della contabilità “Accrual”, sull’importanza di aggiornare i sistemi informatici con software in grado di supportare la doppia registrazione e sulle modalità di revisione dei processi interni per integrare le rilevazioni economiche e patrimoniali nella gestione ordinaria degli enti locali.

Abbiamo portato avanti una formazione specifica, finita a gennaio 2025. Contemporaneamente la regione è partita con una ricognizione del patrimonio, sia immobiliare, sia culturale”, ha detto Luca Perozzi, Direttore Generale Lazio Crea.

Ci sembra di rivivere un momento trascorso anni fa con il dl 118 e il suo impatto sui sistemi amministrativi regionali. Lo viviamo come un momento questo da tenere sott’occhio per la questione dei tempi. È una grande riforma che ci impegnerà molto. Ci stiamo preparando e siamo preoccupati per l’impatto di change management, oltre che per il lato software, ma abbiamo grandi competenze in Regione che ci guideranno nel cambiamento. Lato software ci preoccupa la sua multidimensionalità”, ha affermato Riccardo Battaglini, Direttore Business Unit Pubblica Amministrazione, Mercato e Digital Academy -Liguria Digitale.

Noi come in-house gestiamo i sistemi regionali e dobbiamo immaginare degli investimenti che accompagneranno questa riforma. C’è un mercato con delle aspettative crescenti e bisognerà intercettare i tempi del cambiamento. C’è da chiedersi, a questo punto, come la riforma accrual porterà il cambiamento, quale sarà l’impatto in termini di investimenti e di prospettiva di mercato?”, si è chiesto Pacini in veste di Presidente di CSI Piemonte.

Noi sentiamo la responsabilità di accompagnare i nostri clienti. In quest’ottica sappiamo quelle che sono le attività da fare. Dovremo monitorare i piani di spesa. Si tratta di un quadro multi-dimensionale complesso e impegnativo. Un cambio epocale in termini culturali e di approccio alla riforma. Come azienda dobbiamo sfruttare le nostre conoscenze trentennali nella fornitura di software e di competenze, attraverso la formazione e un approccio progettuale, che è fondamentale per la riforma. Centrale sarà la giusta interpretazione della riforma, per trovare delle linee guida efficaci che sono il valore aggiunto”, Andrea Bellino, Direttore BU Sistemi Informativi Amministrativi di GPI.

A partire dalle evoluzioni normative degli ultimi 20 anni, abbiamo visto che l’economico-patrimoniale assumeva rilevanza crescente. Su questo trend abbiamo deciso di sviluppare una contabilità finanziaria integrata in partita doppia. La scelta ha pagato, con vantaggi nella gestione nell’ambito fiscale e commerciale. La contabilità accrual si basa su valutazioni ottenute a partire da informazioni prese in momenti diversi. È indispensabile che il sistema sia pervasivo in tutte le funzioni della macchina pubblica per raccogliere i dati necessari alle valutazioni in sede di rendicontazione. Il nostro approccio è affiancare i clienti nella revisione dei processi e nella implementazione di questi processi per arrivare a recepire i contenuti informativi fondamentali per l’implementazione della riforma”, ha spiegato Franco Noventa, Responsabile Competence Center Amministrazione Contabile della Pubblica Amministrazione di Engineering.

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