Si chiude oggi al Cinema Aquila la XVIII edizione del RIFF, il Rome Independent Film Festival, e ieri c’è stata la proiezione del documentario in concorso “The World according to Amazon” di Adrien Pinon e Thomas Lafarge.
Un lavoro dedicato alla carriera di Jeff Bezos, alla mitica figura delfondatore, presidente e amministratore delegato dell’omonimo colosso dell’e-commerce che nel 1994, in un garage di Seattle (narra la leggenda), ha dato vita, a tutti gli effetti, a un gigantesco supermercato mondiale, il più grande della storia: 14 milioni di pacchi spediti al giorno da 254 magazzini sparsi per il mondo.
Un documentario che ricostruisce il percorso di Bezos e ripropone al pubblico l’idea di base che ha animato l’imprenditore: rivoluzionare il concetto di commercio e di lavoro.
Uno straordinario successo, che ha un prezzo da pagare e che pagherà il mondo intero.
Dipendenti a cui è chiesto di lavorare al pari di macchine e robot, con l’idea terribile delle macchine che controlleranno i lavoratori; la privatizzazione di interi quartieri cittadini per far posto ai magazzini e i centri operativi Amazon (come è accaduto a Seattle); l’impennata degli affitti (fino a +600%) in tutti quei quartieri dove hanno preso casa i manager Amazon, questi sono solo alcuni dei costi economici e sociali che il successo di Amazon ha imposto al mondo.
Ma non solo, perché a Bezos non bastava conquistare mercati e continenti, voleva anche il cielo, hanno spiegato i due registi del documentario, e da qualche anno ha lanciato l’attacco al cloud, diventando in breve un gigante del settore, con 120 data center in North Virginia.
Un’opera di denuncia questo “The World according to Amazon”, ma anche un’accurata indagine audiovisiva su una delle più grandi, ricche e potenti corporation di internet al mondo: che è oggi in grado di controllare ampi settori economici di tutto il pianeta, che ha sconvolto il mondo del lavoro e, soprattutto, si contende con altre big tech globali il controllo sui dati, sui nostri dati.
Il RIFF – Rome Independent Film Festival, ideato e diretto da Fabrizio Ferrari, è realizzato con il contributo e il patrocinio della Direzione Generale Cinema – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio e con il Patrocinio del Comune di Roma Assessorato alla crescita culturale.