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Reti Tlc a rischio blackout, l’allarme di Zorzoni (AIIP) in Italia si allarga all’Europa

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L’allarme blackout per le reti Tlc a causa della crisi energetica russa, lanciato per primo in Italia a metà settembre da parte di Giovanni Zorzoni, presidente dell’AIIP (Associazione Italiana Internet Provider) si allarga a macchia d’olio all’Europa.

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Inchiesta della Reuters

E’ quanto emerge da un’inchiesta pan-europea pubblicata oggi dalla Reuters, che sottolinea il pericolo, un tempo inimmaginabile, che le reti mobili in Europa restino al buio per eventuali razionamenti energetici e tagli di corrente delle reti.

Tutte argomentazioni più che legittime, che ricalcano quanto già denunciato dall’Associazione Italiana Internet Provider due settimane fa. E ora la decisione della Russia di tagliare le principali fonti energetiche europee in seguito al conflitto in Ucraina conferma i timori espressi a suo tempo da Giovanni Zorzoni.

“Da molti mesi sappiamo che, a fronte del crescente rischio concreto di razionamento, l’unico modo per calmierare i picchi elettrici nell’arco di una giornata consiste nel limitare i contatori riducendo la potenza elettrica rispetto a quella inizialmente contrattualizzata – spiega il Presidente di AIIP, Giovanni Zorzoni. – Se questa operazione troverà concreta realizzazione senza escludere i contatori che alimentano gli elementi di rete degli operatori TLC, la rete italiana andrà incontro ad un sicuro collasso. Infatti, se i siti trasmissivi (POP, armadi attivi, siti di rigenerazione) verranno limitati da remoto a meno della potenza necessaria al loro funzionamento, smetteranno di funzionare a macchia di leopardo provocando un effetto a catena di dimensioni nazionali con interruzioni generalizzate, con un effetto domino devastante e non prevedibile”.

In Francia situazione complessa

In Francia, rispetto a casa nostra, la situazione è resa anche peggiore a causa di numerose chiusure di impianti nucleari per manutenzione straordinaria.

A questo punto, la industry delle Tlc teme che un inverno particolarmente rigido possa mettere le infrastrutture Tlc in difficoltà, spingendo così i governi ad intervenire con misure drastiche di razionamento energetico. Misure straordinarie che avrebbero un impatto devastante sulle reti Tlc che, come sottolinato dall’AIIP, sono infrastrutture critiche senza le quali l’economia e interi settori della società (ad esempio la scuola e la sanità) andrebbero in tilt.

Attualmente, secondo la Reuters, in diversi paesi europei non ci sono sufficienti sistemi di backup per garantire il funzionamento delle reti in caso di tagli o razionamenti di corrente.

Alcuni paesi, fra cui Francia, Germania e appunto Italia, stanno lavorando per mettere in sicurezza le reti Tlc anche in caso di tagli di approvvigionamenti che rischiano di esaurire le batterie installate in migliaia di antenne cellulari diffuse sul territorio.

In Europa co sono circa mezzo milione di torri cellulari e la maggior parte di essere ha dei sistemi di backup che durano circa mezzora per mantenere in funzione le antenne.

Il piano francese

In Francia, un piano presentato dal distributore di elettricità Enedis, che fa parte del gruppo EDF, include potenziali interruzioni di corrente fino a due ore nel peggiore dei casi, scrive la Reuters.

I black-out generali riguarderebbero solo parti del Paese a rotazione. I servizi essenziali come ospedali, polizia e governo sarebbero esclusi.

Il governo francese, gli operatori di telecomunicazioni e l’Enedis hanno tenuto colloqui sulla questione durante l’estate.

La Federazione francese delle telecomunicazioni (FFT), che rappresenta tra gli altri Orange, Bouygues Telecom e la SFR di Altice, ha puntato i riflettori su Enedis per non essere in grado di esentare le antenne dalle interruzioni di corrente.

Enedis ha rifiutato di commentare il contenuto dei colloqui tenuti con il governo in materia.

Enedis ha affermato in una dichiarazione a Reuters che tutti i clienti abituali sono stati trattati allo stesso modo in caso di interruzioni eccezionali.

Ha affermato di essere in grado di isolare sezioni della rete per rifornire i clienti prioritari, come ospedali, installazioni industriali chiave e militari e che spetta alle autorità locali aggiungere l’infrastruttura degli operatori di telecomunicazioni all’elenco dei clienti prioritari.

“Forse miglioreremo le nostre conoscenze in materia entro questo inverno, ma non è facile isolare un’antenna mobile (dal resto della rete)”, ha affermato un funzionario del ministero delle finanze francese a conoscenza dei colloqui.

Un portavoce del ministero delle finanze francese ha rifiutato di commentare i colloqui con Enedis, i gruppi di telecomunicazioni e il governo.

Svezia Germania e Italia

Anche le società di telecomunicazioni in Svezia e Germania hanno sollevato preoccupazioni per potenziali carenze di elettricità con i loro governi, hanno affermato diverse fonti che hanno familiarità con la questione, aggiunge la Reuters.

Il regolatore svedese delle telecomunicazioni PTS sta lavorando con gli operatori di telecomunicazioni e altre agenzie governative per trovare soluzioni, ha affermato. Ciò include discorsi su cosa accadrà se l’elettricità viene razionata.

PTS sta finanziando l’acquisto di stazioni di rifornimento trasportabili e stazioni base mobili che si collegano ai telefoni cellulari per gestire interruzioni di corrente più lunghe, ha affermato un portavoce di PTS.

Asstel ha detto a Reuters che vuole che la rete mobile sia esclusa da qualsiasi interruzione di corrente o interruzione del risparmio energetico e che solleverà la questione con il nuovo governo italiano.

Le interruzioni di corrente aumentano la probabilità che i componenti elettronici si guastino se soggetti a interruzioni improvvise, ha detto il presidente di Asstel Massimo Sarmi.

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