Infrastrutture Non-Terrestrial Network e Direct-to-Cell. Il Report
Connettere il mondo dall’orbita bassa terrestre e dallo spazio non è più solo un’idea, ma una realtà. Da qualche tempo, infatti, dall’orbita terrestre bassa (LEO), media (MEO) e geostazionaria (GEO), numerose costellazioni satellitari offrono a terra una copertura crescente, soprattutto per zone poco appetibili per gli operatori di mercato tradizionali.
Le reti non terrestri NTN (Non-Terrestrial Network) e le connessioni internet satellitari D2C (Direct-to-Cell) abiliteranno nuovi servizi 4G e 5G in tutto il pianeta, connettendo decine di milioni di nuovi device elettronici, per un fatturato complessivo stimato in un Report di Abi Research in 17 miliardi di dollari entro il 2032, con un tasso medio di crescita annua del +40% circa (Cagr 2024-2032).
I settori chiave per applicare le nuove reti
L’innovazione nel segmento satellitare NTN e D2C sta accelerando rapidamente in questi ultimi trimestri, soprattutto grazie alle reti D2C Non-Geostationary Orbit (NGSO), tra cui il report cita Starlink di SpaceX, AST Space Mobile, Lynk, e ai Mobile Satellite Service (MSS) e NTN disponibili tramite operatori GSO come Viasat (Inmarsat), EchoStar e China Aerospace Science and Technology Corporation.
È di questi giorni la notizia che AST Space Mobile, la società che sta costruendo una nuova e più potente rete cellulare a banda larga garantita dai satelliti e accessibile direttamente dai nostri smartphone, progettata per applicazioni sia commerciali che governative, ha completato con successo il suo primo gruppo di cinque satelliti commerciali, chiamati Bluebirds.
La finestra di lancio disponibile a Cape Canaveral va dal primo al sette settembre 2024.
Andrew Cavalier, analista senior delle comunicazioni satellitari presso ABI Research, ha commentato i dati affermando: “Il mercato sta passando velocemente dai servizi di emergenza a banda stretta, supportati su dispositivi specifici dai protocolli NTN IoT, ai servizi di messaggistica e dati bidirezionali, su standard terrestri LTE, MSS e NTN tramite satellite. Mentre questi servizi stanno prendendo distinti percorsi evolutivi, la competizione sui mercati ne sta riducendo il costo complessivo, aumentando al contempo i livelli di accessibilità per un’utenza più ampia”.
Apple e SpaceX
Secondo lo studio, inoltre, aziende come SpaceX (con la sua costellazione Starlink) e Apple (con il nuovo iOS18) sono ormai pronte a guidare il mercato satellitare e NTN con il lancio diffuso di servizi commerciali già entro la fine del 2024. Anche Samsung cercherà un posizionamento più forte con il nuovo sistema operativo Android 15, che sembra in grado di sfruttare a pieno la connettività satellitare.
Il futuro delle telecomunicazioni si sta trasformando a una velocità prima di oggi impensabile e molto rapidamente le reti non terrestri diventeranno una forza di mercato mainstream, sfruttando la necessità di colmare totalmente il digital divide che ancora caratterizza ampie porzioni dei continenti, l’esigenza di ampliare la copertura internet globale, il bisogno di rendere le comunicazioni più resilienti a 360° e per supportare i nuovi servizi 5G, dell’Internet delle cose e dell’automazione industriale (e in prospettiva 6G).