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Reti elettriche e AI: l’Italia al 3° posto nell’Ue, ma il 27% dei brevetti globali è cinese

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Europa, Giappone e Stati Uniti sono le aree nelle quali si brevetta di più, mentre la Cina si afferma come attore forte nelle smart grids. Dal 2010 al 2022 sono aumentate del 50% le funzionalità intelligenti delle reti fisiche grazie all’innovazione software o a soluzioni basate sull'intelligenza artificiale.

Reti elettriche avanzate e brevetti, lo studio di EPO e IEA

Le reti elettriche del futuro saranno intelligenti, flessibili e basate su tecnologie innovative. Tra il 2010 e il 2022, le funzionalità smart delle infrastrutture energetiche sono cresciute del 50%, grazie all’intelligenza artificiale e a software avanzati.

È quanto emerge dal nuovo studio dell’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) e dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), dal titolo “Patents for enhanced electricity grids”, che traccia un quadro delle tendenze globali nell’innovazione tecnologica per le reti elettriche.

Brevetti in crescita e leadership globale

I brevetti per l’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle reti elettriche sono sestuplicati negli ultimi anni, con Stati Uniti e Cina come leader indiscussi.

La Cina, in particolare, ha visto la sua quota di brevetti passare dal 7% nel 2013 al 25% nel 2022, superando per la prima volta l’Unione Europea.

Fatih Birol, Direttore Esecutivo dell’IEA, sottolinea: “Le reti inadeguate costituiscono un ostacolo all’attività economica e all’energia pulita. È incoraggiante vedere una risposta decisa da parte degli innovatori.”

L’Italia tra i protagonisti europei

L’Italia si posiziona al 3° posto nell’Unione Europea per numero di brevetti, rappresentando l’1% delle famiglie di brevetti internazionali. Sebbene sia un dato inferiore rispetto a Paesi come la Germania (11%) o la Francia (4%), mostra un potenziale di crescita significativo.

“L’Europa deve accelerare lo sviluppo di tecnologie pulite,” afferma António Campinos, Presidente dell’EPO. “Investire in reti intelligenti è fondamentale per bilanciare la crescente domanda di energia da fonti rinnovabili.”

Startup e PMI trainano l’innovazione

Un aspetto distintivo del panorama europeo è il ruolo delle startup e delle PMI nel settore delle reti elettriche. Il 37% delle startup grid-tech europee ha presentato domanda di brevetto, un dato che supera di gran lunga la media del 6% per le altre industrie tecnologiche.

Questa dinamica attira capitali di rischio e rafforza l’ecosistema innovativo, con Europa e Stati Uniti al centro di questa rivoluzione.

I numeri dell’innovazione

  • 50%: incremento delle funzionalità smart delle reti dal 2010 al 2022.
  • 25%: quota globale di brevetti detenuta dalla Cina nel 2022, rispetto al 7% nel 2013.
  • 22%: quota dell’UE e del Giappone nei brevetti per reti elettriche.
  • 11%: quota di brevetti tedeschi, il dato più alto in Europa.
  • 37%: percentuale di startup grid-tech europee con brevetti, rispetto al 6% di media.

Sfide e opportunità

Lo studio evidenzia la necessità di investire ulteriormente nelle reti elettriche per sostenere la transizione energetica e rispondere alla crescente domanda di energia rinnovabile. La leadership cinese alza il livello di competizione, rendendo urgente per Europa e Stati Uniti accelerare i propri sforzi in ricerca e sviluppo.

In un contesto di rapidi cambiamenti, l’Italia può sfruttare il suo potenziale per consolidarsi tra i leader europei del settore, promuovendo innovazione e attrazione di investimenti per guidare la transizione verso un sistema energetico più sostenibile e resiliente.

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