Sulle reti di telecomunicazioni in generale, e non specificatamente sul piano di rete unica in Italia “quello che posso dire è che in generale si può immaginare un gestore nazionale all’ingrosso (nationwide wholesaler). E’ certamente ipotizzabile, la questione chiave è ovviamente se questo gestore sarebbe indipendente, oppure se avrebbe specifici legami verticali con gli operatori (retailers). Questa sarebbe una importante valutazione in materia di concorrenza e questo sarebbe il nostro approccio generale, indipendentemente dal Paese”. Lo ha detto oggi la vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, interpellata durante una conferenza stampa sui piani di Tim sulla rete unica e sulle indiscrezioni diffuse ieri dall’agenzia Bloomberg, secondo cui la Dg Comp sarebbe contraria alla costituzione di una newco della rete sotto il controllo di Tim. “Leggo anche io i giornali, non sempre riconosco quello che leggo. Come sapete l’esatto accordo non ci è stato notificato – ha aggiunto Vestager – ovviamente non ci sono dettagli da discutere”. E “quando anche fosse notificato, allora sarebbe un caso aperto e come sapete – ha aggiunto – a quel punto non avrei comunque nulla da dire”.
Video: EVP Vestager and Commissioner Breton on the Digital Decade Package
Il passaggio cruciale per la vicenda in corso in Italia si trova dal minuto 30:24 al minuto 33:00 del video, con la risposta del commissario Vestager alla domanda diretta del giornalista. In inglese, queste le parole cruciali del commissario: “…In general, with no direct comment to the companies in question here, one can imagine that you have a nationwide wholesaler. That is definitely imaginable. The question is of course, is that an independent wholesaler? Or would a wholesaler also have specific ties vertically to retailers? That would be an important competition assessment and that would be our general approach no matter what country it would be concerned with…”.
Discrimine sarà l’indipendenza
In altre parole, Vestager ha confermato che la Dg Concorrenza della Commissione Europea, quando e se le verrà notificata l’operazione per l’unione della rete secondaria di Tim con quella di OpenFiber, la valuterà in primo luogo sulla base della “indipendenza” del gestore dell’infrastruttura, come fa in tutti i casi di questo genere.
Ieri una portavoce della Commissione aveva risposto con un no comment alle voci diffuse da Bloomberg, specificando che la Commissione segue gli sviluppi della vicenda.