Il fondo sovrano di Abu Dhabi sarebbe interessato ad acquisire una quota di FiberCop, la società della rete secondaria di TIM partecipata al 37,5% dal fondo americano KKR e da Fastweb al 4,5%, in vista del progetto di rete unica di TIM che comprenderebbe anche la rete di Open Fiber.
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Golden Power e FiberCop. I paletti del governo posti a KKR sono legittimi?
Lo confermano diverse fonti citate da Reuters, secondo cui KKR avrebbe avviato colloqui con il fondo sovrano di Abu Dhabi che potrebbe acquisire direttamente una quota del veicolo che controllerà il 37,5% di FiberCop.
Il fondo, sempre secondo la Reuters, non sarebbe ancora entrato in trattativa vera e propria, ma avrebbe avviato contatti anche con il governo che, peraltro, si è espresso sulla partecipazione di Kkr in FiberCop.
Sulle infrastrutture strategiche come quelle delle reti di tlc il governo può esercitare i suoi poteri speciali.
Sempre secondo la Reuters, KKR, che sta cercando coinvestitori per entrare in FiberCop, sarebbe interessata a cedere una quota consistente della sua parte in FiberCop a Infinity Investment, una filiale del fondo sovrano Abu Dhabi Investment Authority (ADIA).
In conclusione, il fondo di Abu Dhabi otterrebbe una quota fino all’11% della società della rete secondaria di TIM, posto ovviamente che ottenga il benestare del Governo.
Secondo le fonti, ADIA sarebbe un investitore indiretto a passivo.
Un approfondimento con TIM da parte dei tecnici di Palazzo Chigi responsabili di verificare gli investimenti esteri in asset strategici come la rete sarebbe in programma per inizio dicembre.
L’ipotesi non sarebbe gradita a CDP, che non vorrebbe nuovi potenziali co-investitori con diritti di voto, aggiungono le fonti.
Vedremo come andrà a finire.