“Apprendo con soddisfazione che finalmente CDP ha riconosciuto che non ci sono più le condizioni per procedere con l’accordo (MoU) CDP- Open Fiber – Macquarie -TIM che definiva un percorso sbagliato per arrivare alla rete unica. E’ necessario seguire una soluzione alternativa per far si che TIM torni ad essere un asset a controllo italiano. Non è concepibile che possa cedere la rete, sarebbe la sua fine e metterebbe a rischio migliaia di posti di lavoro in un momento così critico per l’economia e la stabilità sociale del nostro paese”.
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Lo afferma Lorenzo Cesa, segretario nazionale Udc. “Permangono e si rafforzano i miei forti dubbi, che avevo già espresso lo scorso luglio, sull’operato del vertice di Open Fiber. Anche l’ultimo report del Ministero dello Sviluppo Economico non fa che confermare queste mie perplessità. Auspico che CDP su questo punto tragga senza ulteriore indugio le dovute conclusioni. Open Fiber era un gioiello che tutta Europa ci invidiava e adesso è una azienda evidentemente fuori controllo”, conclude Cesa.