Il passaggio della rete Tim a Fibercop non scalda il mercato, con il titolo Tim che non decolla per quanto chiuda in area positiva a + 2,21%, restando a quota 0,23 euro. Ma il Governo al contrario esulta. “Il closing è il primo pezzo di un puzzle della soluzione degli storici problemi di questo paese e un passaggio chiave per riassetto del sistema telecomunicazioni italiano. Il governo interviene in un settore strategico, con una grande operazione di politica industriale che, tra l’altro, mette in sicurezza Tim e i suoi lavoratori”. Così il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti sul perfezionamento della cessione di NetCo a KKR. Il Mef, con una quota del 16%, fa parte del gruppo di investitori guidati dal fondo KKR che controlla la nuova società che deriva dall’incorporazione di Tim in FiberCop. F2i avrà dal canto suo una quota dell’11,2%.
In realtà, non si sa ancora nulla di preciso circa le garanzie occupazionali da parte di KKR e nemmeno di quelle della nuova Tim, di cui parla il ministro Giorgetti nelle sue dichiarazioni, senza peraltro citare Fibercop.
Perché il ministro ha citato soltanto Tim e non anche Fibercop?
Vedremo in futuro come si evolverà la situazione dei perimetri occupazionali su ambo i versanti, Fibercop e nuova Tim senza rete. Insomma, il quadro è ancora incerto.
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Sala (Mef): ‘Governo garante della rete’
Marcello Sala, Direttore Generale dell’economia al Ministero dell’Economia e delle Finanze: “Oggi si concretizza un passaggio importante per il futuro delle telecomunicazioni. Il governo ha voluto tutelare un asset che considera strategico per l’Italia e intende mantenere questo ruolo di garante anche nei prossimi passaggi insieme.
Vogliamo anche sottolineare l’importanza di operare con investitori istituzionali confermando l’attrattività degli investimenti nel nostro Paese.”
Signori (KKR): ‘L’operazione accelera la conversione del rame alla fibra’
Alberto Signori, Partner, Infrastrutture di KKR: “Il lancio odierno di FiberCop segna una tappa storica per il settore italiano delle telecomunicazioni. L’operazione crea una rete wholesale accessibile a tutti gli operatori, fornisce nuovi capitali per gli investimenti nell’infrastruttura di rete e accelera la conversione dal rame alla fibra ottica ad alte prestazioni in tutta Italia. La partnership strategica tra il governo italiano e KKR riflette il nostro impegno comune per accelerare la transizione digitale in Italia e rappresenta il ruolo significativo che il capitale privato può svolgere a sostegno dello sviluppo economico e sociale. Insieme siamo pronti a realizzare una solida infrastruttura digitale in linea con le ambizioni digitali dell’Italia. Siamo inoltre lieti di continuare la nostra partnership di investimento con ADIA (Abu Dhabi Investment Authority), che ha investito in FiberCop dal 2021, e di accogliere CPPIB e F2i come nuovi azionisti.”
Khadem AlRemeithi, Executive Director, Infrastructure di ADIA (Abu Dhabi Investment Authority): “Il successo odierno, definito con il closing della transazione ed il lancio della nuova FiberCop, rappresenta un evento storico che segna un nuovo capitolo nell’industria delle telecomunicazioni italiane. Questa mossa strategica testimonia il nostro impegno, fin dal 2021, per ammodernare il settore e contribuire alla crescita ed allo sviluppo delle infrastrutture digitali italiane.”
Ravanelli (F2i): ‘Passaggio alla fibra condizione necessaria per la trasformazione digitale del Paese’
Renato Ravanelli, amministratore delegato di F2i Sgr: “L’investimento di F2i si affianca a quello del Ministero dell’Economia e delle Finanze e di tre investitori internazionali a sostegno di un’operazione sistemica di grande valenza strategica e industriale per il nostro Paese. F2i seguirà con attenzione questo importante investimento sostenendo la società e il suo nuovo management affinché vengano perseguiti gli obiettivi del piano industriale già concordato tra i soci e volto alla rapida sostituzione della rete in rame con una rete in fibra ottica, condizione necessaria per la trasformazione digitale del Paese”.
Fibercop ufficializza i vertici
Nel contempo, Fibercop ha formalizzato la nomina di Massimo Sarmi presidente e Luigi Ferraris amministratore delegato.
FiberCop, si legge nella nota, “viene oggi lanciato come operatore wholesale di telefonia fissa, che offre servizi di accesso sulle proprie reti in rame e fibra in tutta Italia alle imprese di telecomunicazioni e media. L’ambito di attività di FiberCop comprende anche reti ad alta capacità e infrastrutture di trasporto, nonché servizi di monitoraggio, diagnostica, supporto all’installazione e servizi di manutenzione, assicurando il massimo livello di qualità, sicurezza e affidabilità”.
Massimo Sarmi, Presidente di FiberCop, ha commentato: “Siamo impegnati a costruire e offrire la rete in fibra ottica di cui gli operatori delle telecomunicazioni e dei media hanno bisogno per fornire i migliori servizi digitali e di connettività a cittadini, imprese e istituzioni pubbliche e private in Italia. Il nostro obiettivo è contribuire in modo significativo allo sviluppo economico del Paese e avere un impatto positivo sulla società”.
Fibercop, Luigi Ferraris nuovo ad
Luigi Ferraris, Amministratore Delegato di FiberCop, ha aggiunto:“FiberCop giocherà un ruolo cruciale nella transizione digitale in Italia attraverso la realizzazione e l’offerta di infrastrutture digitali innovative. Sono orgoglioso di guidare una grande squadra di professionisti, tecnici e venditori che operano su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo comune di sostenere un segmento strategico per l’economia”.
FiberCop diventa l’infrastruttura di rete più avanzata e capillare a disposizione degli operatori, con oltre 24 milioni di chilometri di fibra ottica e una copertura ultrabroadband (FTTX) superiore al 95% delle linee attive. Con 20mila dipendenti a livello nazionale, l’azienda offre agli operatori un’ampia gamma di soluzioni innovative e sostenibili che contribuiranno ad accelerare la digitalizzazione del Paese.
FiberCop è interamente controllata da un gruppo di investitori guidato da KKR e comprendente il Ministero dell’Economia e delle Finanze del Governo italiano, una società interamente controllata da Abu Dhabi Investment Authority, CPP Investments ed il fondo infrastrutturale F2i Sgr.