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Rete mobile, fuori dalle città italiane la velocità di download scende del 14%. Difficoltà di navigazione nelle isole

Per ripartire dopo il lockdown e rilanciare la nostra economica è fondamentale poter contare sulla banda ultralarga e sulla connettività dei Comuni italiani di ogni dimensione. Il problema è che ancora oggi, in molte zone rurali ed extraurbane del Paese, navigare con il proprio smartphone risulta difficile.

Indagine sulla velocità

Fuori dalle città la velocità di download in rete mobile è diminuita del 12,2% nelle aree rurali e del 23,7% in quelle extraurbane, secondo quanto riportato dall’Uncem (Unione nazionale comuni comunità enti montani) su indagine OpenSignal.

Questo è un sintomo evidente di un digital divide ancora forte sul territorio nazionale, non solo tra Nord e Sud, ma anche all’interno delle singole regioni.

Le aree rurali e in montagna hanno infatti visto, dal 1° gennaio al 31 marzo 2020, peggiorare ulteriormente le loro velocità di download, fino a toccare ben il -22,3% nelle due isole principali (da 24,6 Mbps a 19,1 Mbps). Il secondo calo maggiore (-15,1%) è stato registrato nell’Italia Centrale, dove la velocità è scesa da 21,5 Mbps a 18,2 Mbps.

I dati peggiori si ritrovano nelle isole maggiori, con una diminuzione della velocità di download del 13,4% (da 23,1 Mbps a 20 Mbps), al Sud Italia in generale, con un calo del 13,2% (da 22,2 Mbps a 19,2 Mbps), e al Nord Ovest, dove la velocità di download si è ridotta del 12,6% (da 27,1 Mbps a 23,7 Mbps).

L’appello dei Comuni

L’Uncem chiede la nascita di una vera e propria mobilitazione, “con tutti i Comuni in prima linea, nel chiedere reti migliori, sia fisse sia mobili. E a chiedere un’accelerazione decisiva del Piano banda ultralarga, oltre che l’attuazione per tutti i Comuni del Piano 5G”.

Per essere competitivi nelle zone rurali e montane del Paese, servono investimenti, risorse e strategie, presenza dello Stato e investimenti delle Telco”, è precisato ancora sul sito dell’Unione.

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