Un accesso di rete completamente disgiunto dal tradizionale servizio di connettività primaria offerto da Lepida sul territorio regionale, la “Rete Lepida 2” rappresenta per l’Emilia Romagna un nuovo modello di connettività che consentirà di ampliare i servizi digitali e IT disponibili ai soci.
Si tratta di un’infrastruttura parallela, dedicata agli enti che necessitano di un’ulteriore disponibilità (ridondanza) di rete e connettività: “La Rete Lepida 2 – si legge in una nota della società in house della Regione Emilia Romagna – è una rete con estensione sia geografica sia metropolitana, completamente disgiunta dalla Rete Lepida nelle infrastrutture di collegamento e negli apparati: un vero
e proprio secondo carrier”.
L’accesso a Lepida 2 passa per un’offerta ai soci caratterizzata dall’identificazione di una nuova via per consegnare il traffico: “Per mantenere massima la separazione dalla Rete Lepida, l’identificazione avviene verificando nell’ordine: l’esistenza di un link in fibra completamente disgiunto rispetto ad altre fibre di Lepida già in uso per quel sito; oppure l’attivazione di un collegamento radio a 26GHz; oppure l’attivazione di una via in fibra parzialmente sovrapponibile nel suo percorso a una via in fibra già utilizzata dalla Rete Lepida”.
Tra le principali caratteristiche dell’infrastruttura ‘fully routed’, troviamo che è dotata di un proprio sistema autonomo (autonomous system), di un proprio sistema di indirizzamento e di punti di contatto con la rete Lepida primaria.
Tecnicamente, la rete Lepida 2 utilizza “link in fibra ottica e radio su banda licenziata dei 26GHz” e la sua architettura “è integralmente basata su collegamenti di livello 3 e instradamento dinamico BGP”. Per i link
in fibra ottica le velocità sono di 1Gbps, mentre per quelli radio di 500Mbps.