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Relazione semestrale del MiSE: focus su efficienza energetica, startup e smart cities

Nell’ultimo Rapporto globale sulla competitività del World Economic Forum, l’Italia recupera 6 posizioni, passando dal 49° al 43° posto. Un dato insoddisfacente, certamente, ma che porta con sé quel segno più che dà fiducia e fa ben sperare per il futuro.

Risultato che è stato possibile grazie al sostegno all’innovazione, all’internazionalizzazione e al rilancio della competitività delle imprese italiane voluto dal Ministero dello Sviluppo Economico. Nel nuovo Rapporto semestrale 2015, è elencato quanto fatto sino ad ora e quanto ancora si può e si deve fare nei prossimi mesi e anni.

Favorire il rilancio degli investimenti in ricerca e sviluppo da parte delle Pmi grazie allo strumento del credito d’imposta R&S, il fondo (9 milioni di euro) messo a disposizione delle imprese per creare centri di sviluppo di software e hardware open source, per la crescita e il trasferimento di conoscenza, il sostegno gli investimenti delle PMI in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuove, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali (grazie alla ‘Nuova Sabatini’ e a 2,1 miliardi di euro di finanziamenti tramite Cassa Depositi e Prestiti), sono solo alcune delle misure adottate dal MiSE nel 2015 per promuovere imprenditorialità, crescita e occupazione.

Ulteriori strumenti sono stati il taglio della bolletta elettrica energetica con il bando “Efficienza energetica per le Pmi” (1300 domande per 120 milioni di euro) e il bando “Comuni per la sostenibilità e l’efficienza energetica” (70 milioni per 403 amministrazioni pubbliche), mentre dal 18 settembre 2015 è stata istituita una task force sulle smart cities, presieduta dal Sottosegretario Simona Vicari, che sulla carta dovrebbe assicurare lo studio, l’analisi, il disegno, l‘integrazione e il monitoraggio delle misure orientate a favorire la diffusione di reti elettriche intelligenti e connesse (smart grid) alle infrastrutture di banda larga.

Capitolo a parte è invece il sostegno del MiSE alle imprese del Mezzogiorno, per aumentare la competitività ed il tasso di internazionalizzazione delle imprese, garantire mantenimento e crescita dell’occupazione, sostenere le aziende in difficoltà, con particolare attenzione alla valorizzazione delle tecnologie digitali, alla diffusione delle reti di telecomunicazione di nuova generazione (Ngn) e dell’efficienza energetica, come nuovi driver di competitività per il territorio e le imprese delle regioni meridionali.

Per le startup, inoltre, c’è stato anche il Fondo di Garanzia per le PMI, che ha erogato finanziamenti per un totale di 217 milioni di euro.

Relazione semestrale sulle attività svolta dal Ministero dello Sviluppo Economico nel periodo marzo – settembre 2015

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