Presentata la nuova relazione sul futuro sostenibile del settore automobilistico su scala internazionale presentata dal Gruppo di alto livello “GEAR 2030”. Si tratta di un documento in cui si raccomanda all’industria automotive di investire in smart mobility, cioè in veicoli puliti e a emissioni zero (tra cui quelli elettrici) e nella guida connessa e automatizzata.
Il Gruppo è formato dai rappresentanti del settore pubblico e privato riuniti dalla Commissione europea per immaginare gli scenari futuri del mercato sulla base degli indicatori forniti dall’Unione europea in tema di sviluppo sostenibile, smart cities, qualità della vita, crescita economica.
“L’industria automobilistica è ad una svolta. Lo scandalo delle emissioni ne ha gravemente danneggiato la reputazione e la credibilità. Sono in gioco la sanità pubblica e l’ambiente, le aspettative sociali stanno cambiando e la concorrenza mondiale è dura”, ha dichiarato ieri la Commissaria per l’Industria Elżbieta Bieńkowska.
“Questa relazione è una buona base per un (nuovo)inizio e mi compiaccio che sia ampiamente sostenuta sia dai governi che dall’industria. Grazie ad una stretta collaborazione, possiamo senza dubbio raggiungere i nostri obiettivi“.
Secondo lo studio, grazie alla guida automatica e connessa in rete si venderanno il 20% in più di nuove automobili nel 2030, stimate in 44 milioni, per una stima dei ricavi compresa tra 30 e 60 miliardi di euro.
Tale mercato, a livello globale, potrebbe avere un impatto economico complessivo di 71 miliardi di euro.
Questo delle auto connesse in rete è un mercato che per forza di cose è legato strettamente allo sviluppo del 5G. Lo studio, infatti, indica come condizione necessaria per il successo delle connected cars sul mercato europeo il lancio dello standard 5G e soprattutto una copertura già estesa dei Paesi UE a partire dal 2025.
Uno scenario rintracciabile anche dall’ultimo studio GSMA sulla mobile economy nell’Ue, secondo cui tre quarti del territorio europeo sarà coperto dalla rete 5G proprio entro il 2025.
Anche le auto elettriche avranno un ruolo centrale nella strategia europea di riduzione degli inquinanti emessi nel settore dei trasporti e di miglioramento della qualità della vita soprattutto nei centri urbani.
Nel 2020 si venderanno tra 10 e 20 milioni di nuove auto elettriche in tutta Europa, mentre per il 2025 le stime parlano di un range che va da 40 a 70 milioni di ecars.
Il documento propone alla Commissione una serie di raccomandazioni, suggerendo delle opzioni strategiche per attuare i piani più avanzati ed efficienti in chiave di trasformazione digitale e di sostenibilità ambientale.
Tra questi l’imminente secondo pacchetto sulla mobilità, che prevede norme più severe sulle emissioni di CO2, e l’iniziativa per lo sviluppo e la produzione delle batterie in Europa, e l’industria automobilistica ha un ruolo cardine nella strategia di politica industriale della Commissione annunciata dal Presidente Juncker nel discorso sullo stato dell’Unione.