L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni prende atto con soddisfazione della decisione con la quale il TAR del Lazio ha rigettato oggi i ricorsi presentati contro il regolamento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in materia di diritto d’autore. Il Tribunale amministrativo ha difatti espressamente riconosciuto la sussistenza di poteri regolamentari e di vigilanza esercitati da Agcom attraverso i quali ha anche la facoltà di adottare le misure ritenute necessarie per porre termine alle violazioni della disciplina sul diritto d’autore, attraverso interventi che si pongono in concorrenza e non in sostituzione di quelli già attribuiti all’autorità giudiziaria.
Con il regolamento sul diritto d’autore, Agcom fornisce uno strumento agile, seppur rispettoso e garantista degli interessi di tutte le parti coinvolte, che risponde alle esigenze e alle richieste di tutela degli operatori del settore creativo, gravemente vessato dalla pirateria. È di oggi l’appello dei rappresentanti di grandi aziende del settore consegnato ai ministri della Cultura e ai commissari competenti dell’Unione europea in occasione dell’apertura a Firenze del primo G7 Cultura. È importante rilevare che ad un mese dall’entrata in vigore del regolamento, l’Italia è uscita dopo 25 anni dalla “watch list” stilata dallo United States Trade Representative, che registra i Paesi considerati carenti in tema di protezione dei diritti e di tutela del copyright.
“La sentenza del TAR – dice il Commissario Agcom Francesco Posteraro – è l’ennesima conferma della correttezza dell’operato di Agcom, anche sotto il profilo della legittimità costituzionale. A tre anni dalla sua entrata in vigore, il Regolamento, ormai unanimemente riconosciuto come una best practice a livello europeo, rappresenta un solido ancoraggio istituzionale nella lotta contro la pirateria e per una sempre più efficace tutela della proprietà intellettuale”.
“Accolgo con soddisfazione il favorevole esito del giudizio. Agcom continuerà ad operare con l’equilibrio che l’ha contraddistinta sino ad oggi agendo a garanzia dell’industria creativa dei media e dell’intrattenimento e favorendo le forme lecite di sfruttamento dei prodotti culturali”, aggiunge il Commissario Antonio Martusciello.