Key4biz

Reed Hastings (Netflix) ancora attuale dopo 7 anni su net neutrality e remunerazione degli Isp (Video all’FT-ETNO Summit 2014)

Ha da poco aperto la sua sede italiana, in Via Veneto, emblema della dolce vita. Ma da tempo orami detta il ritmo e i tempi dell’innovazione digitale, soprattutto in tema di video streaming. Stiamo parlando di Netflix, la prima piattaforma globale di video on demand, che da anni è precursore dei nuovi trend del digitale. Dalla net neutrality al video streaming, dalla remunerazione delle reti a banda ultralarga al rapporto fra content provider e Isp, passando per lo strapotere delle Big Tech americane e del loro conflitto con le telco europee. Temi di grande attualità oggi con il dibattito in corso sul Digital Services Act e il Digital Markets Act in atto a Bruxelles, per fissare nuove regole con cui limitare lo strapotere delle Big Tech e farle compartecipare ai costi per le reti.

La tech economy sul tavolo nel 2014

Già sette anni fa, nel 2014, c’erano già tutti più attuali della tech economy nelle parole di Reed Hastings, fondatore e Ceo di Netflix in occasione del suo brillante intervento all’FT-ETNO Summit 2014, l’evento internazionale di cui Key4biz era media partner partner.

Ed è per questo che riproponiamo il video integrale del 2014 dell’intervento di Reed Hastings sulla net neutrality, che alla luce dell’attuale contesto economico e politico sembra alquanto attuale. Ora come allora, la necessità che le grandi Tech Company che saturano la rete partecipino alla realizzazione e al mantenimento delle reti.

Leggi anche: Net neutrality, Commissione Ue e Berec ammettono eccezioni in caso di congestione di rete da virus

Fine della Net Neutrality, da oggi negli Usa Internet a due velocità

Net neutrality centrale per i consumer

Ma come? E su cosa si basa il successo di Internet? Secondo Reed Hastings, “La net neutrality è un concetto fondamentale per la gente, anche se la maggior parte delle persone non sa cosa è”. Ma perché è così importante? Domanda Hastings, secondo cui la net neutrality richiama la natura stessa di Internet, considerato un luogo di libertà e dialogo “un luogo di confronto, che si oppone a sistemi chiusi come la televisione e i cellulari, prima dell’avvento di Android e iOS”, ha detto il ceo di Netlfix.  

La net neutrality “rappresenta la libertà da quel vecchio mondo” e riguarda da un lato “l’idea che gli Isp non devono bloccare in alcun modo i contenuti online, e nemmeno favorire alcune fonti di dati rispetto ad altre”. Per quanto riguarda le corsie preferenziali in Rete, hanno senso soltanto se la corsia più lenta non è abbastanza buona per mancanza di investimenti.

Il lavoro degli Isp

Per quanto riguarda l’offerta di connettività, le cosiddette Giga networks, Reed Hastings porta l’esempio di Google Fiber, che negli Usa ha avuto un grande successo di clienti grazie al suo brand e al marketing. “Netflix e tutti i fornitori di contenuti sono parte integrante di tutto ciò”, aggiunge. E con l’avvento dl 4K c’è un’occasione in più per gli Isp “di commercializzare pacchetti dati più grandi. Si tratta di un’occasione di business in più insieme con l’industria degli Isp per lavorare insieme e creare valore con pacchetti più grandi: più servizi, più valore”, dice Hatstings: “Tutti possono prosperare e servire bene i consumatori. La rivoluzione del 4K è una grande occasione per tutti”, chiude.  

Exit mobile version