L’ultima bozza del Recovery Plan è stata condivisa ieri con i ministri, in vista del Cdm in programma oggi. Nel capitolo Digitalizzazione,innovazione, competitività e cultura” del Recovery Plan rientrano anche i 4,2 miliardi (di cui 1,1 già stanziati per progetti in essere) per banda larga, 5G e monitoraggio satellitare. In particolare, si tratta di 3,3 miliardi per le “Connessioni veloci” e 900 milioni per il capitolo satelliti (nuova costellazione e Istituto Nazionale di Osservazione della Terra).
Sono 1,25 i miliardi stanziati per ‘Infrastrutture digitali e cybersecurity‘, si legge sempre nella bozza. Non è però nominato il Centro nazionale sulla cybersecurity che aveva sollevato le critiche dei renziani, ma anche del Pd.
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Si legge nella bozza del Recovery Plan consegnata ieri a pagina 61 e 62:
“Intervento 4. Banda larga, 5G e monitoraggio satellitare
In questo ambito si prevedono interventi per la riduzione del digital divide favorendo il raggiungimento degli obiettivi europei della Gigabit society. Tra le principali linee di progetto vi sono:
• Il Piano Italia 1 Gbit/s che prevede il completamento del progetto Banda ultra larga, con iniziative per il collegamento all’utente finale delle connessioni ultraveloci e la sua estensione alle nelle aree grigie;
• La copertura in fibra ottica in realtà pubbliche ritenute prioritarie (completamento Piano scuole; piano sedi della sanità; piano fibra per parchi naturali; piano fibra per musei e siti archeologici);
• Fibra per il 5G lungo le vie di comunicazione extra-urbane e diffusione di reti 5G negli impianti sportivi pubblici;
• Interventi per la promozione dei servizi 5G e la safety del 5G.
Space economy
Inoltre, in piena coerenza con le iniziative avviate dall’Unione europea e da numerosi stati membri in un settore in forte espansione a livello globale, nel quadro del Piano straordinario per la space economy si prevede il lancio di una costellazione satellitare per il monitoraggio della Terra (ottico e via radar) ad elevata risoluzione con la relativa realizzazione dell’infrastruttura di terra per il controllo della costellazione e la costituzione di un istituto per il monitoraggio ambientale e di difesa del territorio, tramite sistemi di IA e high speed computing. Previsti poi interventi in materia di tracciamento (mirror Galileo) e di telecomunicazioni satellitari a bassa latenza per servizi istituzionali e governativi (GovSatCom), attuati anche in partenariato pubblico-privato. E’ noto infatti l’apporto che tecnologie e applicazioni spaziali possono fornire nella risoluzione di sfide sociali di diversa natura, incluso il contrasto alla pandemia da Covid19, oltre che il ruolo di propulsione che tale settore può giocare nel processo di rilancio del potenziale di crescita del paese. Potranno trovare spazio all’interno di questa linea di finanziamento anche i progetti dell’Agenzia Spaziale Italiana“.
Lo stanziamento totale per questo progetto è di 4,2 miliardi [di cui 1,1 già stanziati per progetti in essere].